EDITORIALI
La scena muta è il diploma più onesto che ci sia
Hanno fatto bene. Quegli studenti che alla maturità sono rimasti zitti, immobili, muti come statue davanti a una commissione che chiede risposte in un teatro ormai fatiscente. Hanno fatto bene perché non c’era nulla da dire. Nulla da confermare. Nessuna verità da recitare. La maturità è diventata una liturgia vuota, una pantomima di sapere in un Paese dove i voti...
Il Labubu siamo noi (e l’Occidente è già perduto)
C’è un pupazzo brutto. Talmente brutto da sembrare un errore, un rigetto estetico, un capriccio del marketing psicotropo. Si chiama Labubu. Viene da Hong Kong, ma oggi lo vedi ovunque: nelle mani di ragazzine isteriche, negli zaini di sedicenti collezionisti, tra le dita sudate di tiktoker che urlano “rare!” come fossero prede in un reality per dementi. E no, non...
Los Angeles 2025: il reboot tossico degli anni Novanta
C’è qualcosa nell’aria di Los Angeles che sa di déjà vu. Sporco, sudato, feroce. Un odore denso di fumo, sudore e sirene. Come se il 1992 non fosse mai finito. Come se la pellicola dei riot di South Central si fosse inceppata in un loop eterno. Stessa città, stesso incubo. Solo che adesso il mondo lo guarda in HD,...
Nel futuro non parleremo: ci recensiremo. Così abbiamo trasformato le recensioni in armi di ricatto sociale.
È tempo — quasi — di vacanze. E come ogni anno, iniziamo a compulsare le mappe, scrollare i menu, selezionare con cura l’alloggio giusto, l’esperienza autentica, la trattoria “verace ma elegante”. Per orientarci, usiamo la bussola più affidabile del nostro tempo: le recensioni. Un ristorante può anche avere la vista sul tramonto e i paccheri all’astice più buoni del litorale,...
Lavorare fino alla morte: la nuova puntata di OnAir parla di chi muore per lavorare
L’8 e il 9 giugno si vota. Cinque referendum. Lavoro, sicurezza, cittadinanza. Ma di tutto questo – come sempre – si parlerà il giusto. Cioè poco. Troppo poco. Perché il lavoro, in Italia, fa notizia solo quando diventa tragedia. Quando si trasforma in lutto. Quando qualcuno esce di casa per lavorare e torna dentro una bara. Nella nuova puntata di...
Amadeus, il Gladiatore del 3% e il Tramonto dell’Autorialità in TV
Amadeus ha condotto la terza puntata di Like a Star, ma il talent show fatica a decollare: dopo i risultati deludenti delle prime due puntate, anche questa volta la trasmissione si è fermata a un misero 2,4% di share, pari a 417 mila spettatori in prima serata. Per un volto abituato a gestire platee d’oro, questo crollo rappresenta un’autentica...
Banksy, il faro e l’ombra: un nuovo pezzo urbano su quello che resta di noi
Un muro. Un paletto. Un’ombra che diventa parte del disegno. E una frase che, come spesso accade con Banksy, suona come una confessione mormorata in mezzo al caos: "I want to be what you saw in me" (Voglio essere quello che tu hai visto in me). Il nuovo intervento apparso sul suo profilo Instagram (e già virale) è tra i...
Dall’intelligenza artificiale all’intelligenza delegata. Ecco il nuovo “megatrend” degli agenti AI
Per anni abbiamo accarezzato l’idea che l’intelligenza artificiale potesse renderci più brillanti, più veloci, più performanti. Abbiamo immaginato assistenti geniali, oracoli digitali, cervelli sintetici capaci di capire emozioni, scrivere romanzi, prevedere crisi. L’intelligenza artificiale non serve a solo a pensare meglio. Serve a non dover pensare. A non dover ripetere. A non dover ricordare. A delegare. Il nuovo megatrend si...
Torna Onair di Fabrizio Corona: “Toghe e minigonne”: puntata che serviva
C’è ancora spazio, nel 2025, per un format che dica le cose come stanno? OnAir dimostra di sì. Anzi, dimostra che era proprio questo lo spazio che mancava. Lo fa con una puntata potente, necessaria, scomoda per chi ama l’ipocrisia: Francesco Bellomo ospite di Fabrizio Corona. Due uomini che il sistema ha provato a silenziare, ma che tornano –...
Harvard, stranieri e miliardi: il nuovo reality di Trump
Bentornati nel Trump Show, la serie più longeva d’America. L’ultima puntata va in onda direttamente da Truth Social, dove il presidente Donald Trump – sempre lui, perché per i fan non c’è Biden che tenga – ha deciso di prendersela con Harvard. Di nuovo. L’accusa? Troppi stranieri, troppi soldi, troppi segreti. Un mix perfetto per l’ennesimo post da standing ovation...