Finalmente ufficiale la notizia di ciò che fino a poco fa era solo il sogno dei tifosi rossoneri. Ibrahimovic torna al Milan.
Il sogno nel cassetto: essere allenatore del Milan
Zlatan sarà Senior Advisor della proprietà e lavorerà “in stretto coordinamento” con la società e management. Avrà inoltre un “ruolo attivo nelle operazioni sportive e commerciali”, si occuperà di “sviluppo dei giocatori e formazione per alte prestazioni” e progetti speciali come lo stadio. Molti sognavano di vederlo nelle vesti di vice allenatore, al fianco di Pioli. Ma questo, almeno per il momento, non è possibile. Perché Ibra dovrebbe svolgere dei corsi per ricevere il patentino da allenatore. Stessa storia per affiancarsi a Moncada e D’Ottavio come dirigente, ruoli per cui serve un’abilitazione dalla Lega Calcio.
Le parole dello svedese sembrerebbero serie, non una mossa fatta solo per tornare sulla bocca di tutti: “Amore per i rossoneri senza fine, una decisione presa non alla leggera”.
Ibrahimovic-Milan: 3-0
È la terza volta che Zlatan e Milan tornano insieme. È una storia d’amore a tutti gli effetti. Ibra uno dei pochi esempi di passione vera per la propria squadra. Un ritorno non da giocatore, ma da dirigente. E non erano passati sei mesi dall’addio al calcio, che la nostalgia ha preso il sopravvento. Sarà il senior advisor della proprietà. Riporterà direttamente a Gerry Cardinale e lavorerà a stretto contatto con il management attuale. Soprattutto con Furlani.
Un’idea che parte dal cuore
Questa decisione non era solo desiderio di tifosi e compagni, ma nasce anche dallo stesso Ibra. In particolare il giorno di vigilia Milan-Newcastle, ma soprattutto dopo la sconfitta due giorni prima nel derby contro l’Inter. Da un dialogo quasi scherzoso, nasce l’idea. Furlani ne parla con Cardinale che sente l’esigenza di chiamare lo svedese in patria: lo vuole con sé nella nuova struttura sportiva, vuole la sua mentalità, la sua leadership, la sua esperienza ma soprattutto il suo amore incondizionato per il Milan. Dopo la trattativa con il padrone di casa rossonera, dopo un sorriso e dopo un post, mancava solo la scansione dei ruoli e dei contratti.
Il ruolo di Ibrahimovic
Ibra – così dice il comunicato di Redbird – avrà nelle operazioni sportive e commerciali del Club un ruolo attivo: contribuirà a rafforzarne la cultura vincente. Il suo mandato includerà lo sviluppo dei giocatori e la formazione per alte prestazioni. In parole semplici: Ibra sarà incisivo. Non vivrà tutti i giorni a Milanello, ma riporterà il suo timbro e la sua filosofia. Il Milan di cui tutti si stavamo poco a poco dimenticando, avrà nuova vita da adesso.
Il mandato
Semplice e chiaro, proprio come lui: essere una figura che rappresenti la proprietà, ma allo stesso tempo conoscendo le dinamiche dello spogliatoio possa portare benefici, protezione e maggiori letture di campo.
Nuovo Ibra, nuova vita, nuovo corso, nuovo Milan
È una novità unica, soprattutto per il Milan, che deve sfruttare quest’occasione per rimettersi in carreggiata. A cominciare dalla Champions, prossima destinazione Newcastle, in ballo c’è il futuro europeo. La delusione, non è più ammissibile.