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Claudio Ranieri saluta il Cagliari e il calcio: addio ad un grande uomo prima di un grande allenatore

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L’ultima stagione in Sardegna segna per Claudio Ranieri l’addio al Cagliari e al calcio. Applausi per uno degli allenatori più apprezzati di sempre

38 anni di calcio

Claudio Ranieri ha cominciato la sua stagione nel 1986 sulla panchina della Vigor Lamezia, da quel momento sono passati 38 anni di grande calcio che hanno raccontato la storia di un allenatore che ha sempre dovuto dimostrare sul campo le sue capacità.

Dopo Lamezia, c’è la Campania Puteolana, poi la prima volta a Cagliari dove comincia a farsi conoscere sui palcoscenici più importanti. Sarà la volta del Napoli nella stagione 1991-1992. Poi un’altra tappa importante con le stagioni sulla panchina della Fiorentina. Ma non c’è solo Italia nella carriera del tecnico nato a Roma.

Il primo “viaggio” è vero la Spagna dove allena il Valencia dove con questa la Supercoppa europea, poi il salto all’Atletico Madrid. Ma il viaggio continua in Inghilterra con l’avventura sulla panchina del Chelsea. Il ritorno in Italia con Parma e poi Juventus. E poi l’esperienza che forse lo ha segnato di più sulla panchina della sua Roma. Impossibile elencare tutte le squadre che ha toccato.

Il momento più iconico arriva forse con la seconda esperienza inglese dove alla guida del Leicester City conquista uno degli scudetti più sorprendenti della storia del calcio moderno.

Il messaggio a Cagliari e ai suoi tifosi

Claudio Ranieri ha voluto comunicare direttamente la sua decisione con un video postato sui canali social del Cagliari subito dopo la salvezza conquistata: “Il mio viaggio è cominciato nel 1988, abbiamo fatto tre anni stupendi con due promozioni e una salvezza. Adesso mi sembra giusto dopo la promozione che non ci aspettavamo così immediata quando sono arrivato a gennaio e poi questa salvezza, andare via. E’ la cosa giusta lasciare adesso, a malincuore perché è una decisione dura e sofferta.

“Preferisco andare via così invece di affrontare un anno in cui le cose potrebbero non andare bene. Anche prima di tornare ho pensato perché devo andare a macchiare quello che è stato se le cose non dovessero andare bene. All’inizio non volevo venire, ma quando lessi quelle parole di Gigi Riva e a quel punto sono tornato. Ho lasciato stare gli equilibri, anche rischiando una brutta figura. E’ giunto il momento di lasciarci, mi auguro di essere ricordato come una persona positiva. Ringrazio il pubblico di Cagliari che non ci ha mai abbandonato. Spero di essere stato un degno rappresentante di Cagliari”.

L’applauso meritato del mondo del calcio

Pochi allenatori nel mondo del calcio possono vantare la stima che Claudio Ranieri è riuscito a conquistarsi. Difficile trovare anche all’interno delle tifoserie di squadre che non ha allenato, qualcuno che possa dire qualche parola negativa sul suo conto. E la notizia della sua decisione di dire addio al calcio fa il giro d’Italia ma anche d’Europa.

Le parole di apprezzamento arrivano ovviamente dai tifosi del Cagliari con cui ha realizzato due stagioni da sogno, ma anche da quelli della Roma che hanno sempre considerato Ranieri come uno “della Sud”. Ma tutti i tifosi si uniscono da quelli che lo hanno avuto in panchina come i fan di Juventus, Inter e Napolima anche di quelli che lo hanno sempre ammirato come i tifosi del Milan. Il messaggio è sempre lo stesso: “Dice addio una delle persone perbene del calcio italiano”.

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.