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Chico Forti riabbraccia la madre: il Fatto Quotidiano avrà qualcosa da dire anche su questo?

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Chico Forti - DillingerNews.it

“Mamma ti voglio bene bene, sono qua per te”, queste le prime parole di Chico alla madre. “Lei era emozionatissima”

Chico rivede sua madre dopo 16 anni

Dopo 16 anni Chico Forti può riabbracciare sua madre a Trento, dove il 65enne è arrivato scortato dalla polizia penitenziaria.

Dalla scorsa domenica, Forti è detenuto nel carcere di Verona e ha ottenuto un permesso speciale di quattro ore per rivedere la madre 96enne.

Sotto la casa dell’uomo, condannato per omicidio negli Stati Uniti e rientrato da pochi giorni in Italia, c’era un comitato d’accoglienza composto da amici e sostenitori, che hanno animato vari gruppi spontanei che negli anni hanno sostenuto la sua causa per il rientro in Italia.

«Per noi è un giorno di gioia – dicono Sergio Boscheri e Vittorio Ciurletti del comitato «Una chance per Chico» – Siamo coesi per dargli il benvenuto. Anche se oggi non riusciremo a parargli, manderemo certamente un messaggio video di benvenuto».

Ad attenderlo anche lo zio

Ad attendere Forti anche lo zio Gianni: “Lo accompagnerò su a casa, raccomandandogli di non stringere troppo la mamma”. La madre del 65enne secondo lo zio Gianni “è bella pimpante per la gioia di rivedere suo figlio.

Abbiamo tanto pianto e tanto sofferto e ora è giusto gioire un po’, che è infatti proprio nello spirito di Chico, sempre ironico. Chi resiste per 24 anni in un carcere? Un eroe, lo dico io che sarei morto dopo una settimana”.

Le polemiche

Sulle polemiche scoppiate per il rientro di Forti in Italia, lo zio Gianni commenta: “La prigione gli ha fatto un grande applauso, qualcuno gli ha dato qualcosa da indossare.

Lui è arrivato qui con la maglietta e la giacchetta da detenuto perché uscito dalla Corte è salito su un aereo, in rientro dal Canada. Gli hanno anche rinfacciato questo, 160 mila euro, che un comune trentino li spende per una sagra. Siamo arrivati a limiti veramente bassi e vergognosi che non riesco a capacitarmi”.

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.