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Espropri di proletari: 450 case a rischio demolizione per il Ponte sullo Stretto

Sono 300 in Sicilia e 150 in calabria le case che verranno demolite per liberare 3,7 milioni di metri quadri: Ma i residenti: “Noi da qua non ce ne andiamo”

60 giorni per fare opposizione, e poi?

Oggi, 3 aprile, sarà pubblicato su tutti i quotidiani nazionali e territoriali di Sicilia e Calabria l’avviso di avvio del procedimento per l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e alla dichiarazione di pubblica utilità, che sarà sancita con l’approvazione del progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina da parte del Cipess, fa sapere la società Stretto di Messina in una nota. In ballo ci sono 450 abitazioni tra Messina e Villa San Giovanni e 3,7 milioni di metri quadri di terreni.

Le famiglie coinvolte, 300 sulla costa siciliana e 150 in quella calabrese, minacciano azioni legali. Per 60 giorni, a partire dal prossimo 8 aprile, i soggetti i cui beni sono interessati dalle procedure espropriative potranno avanzare le loro eventuali osservazioni. «Questa fase intermedia – ha spiegato Pietro Ciucci, ad della società Stretto di Messina – consentirà a tutti gli interessati di prendere visione della documentazione progettuale relativa al piano degli espropri e formulare eventuali osservazioni. In tale contesto la società Stretto di Messina, aprirà «Sportelli informativi» sia a Messina che a Villa San Giovanni, in spazi dedicati messi a disposizione dai rispettivi comuni, per fornire il supporto necessario per l’analisi della documentazione».

Un po’ meno preavviso no?

I lavori per il Ponte potrebbero iniziare in estate, ha spiegato Valerio Mele, responsabile per la direzione tecnica della società Stretto di Messina. Il via libera, ha spiegato Mele, è subordinato all’ok definitivo del Cipess: «Il processo di approvazione dell’opera prevede due passaggi, la conferenza dei servizi, e a giorni si attende la convocazione da parte del ministero delle Infrastrutture, e la valutazione di impatto ambientale. Per entrambi – i procedimenti ha aggiunto Mele – i tempi sono stabiliti dalla norma, sono previsti 90 giorni.

Auspicando che i tempi siano rispettati, toccherà poi al ministero delle Infrastrutture raccogliere gli esiti della valutazione di impatto ambientale e della conferenza dei servizi e trasmetterli con nota istruttoria al Cipess che dovrà approvare il progetto definitivo». Subito dopo, il Comitato interministeriale per la programmazione economica accerterà «la copertura finanziaria e approverà il piano economico e finanziario – ha aggiunto – . A quel punto, partiranno subito le opere preliminari, prima ancora del progetto esecutivo stesso. Non si può pensare, infatti, di iniziare immediatamente con interventi di scavi e fondazione del ponte, ma i primi cantieri saranno già presumibilmente al lavoro questa estate».

Conferenza dei servizi: al via il 16 aprile


Il prossimo 16 aprile, alle 11, è stata convocata la Conferenza dei servizi istruttoria presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Al tavolo sono invitati tutti i ministeri e le amministrazioni statali interessati, le Regioni Calabria e Sicilia, i comuni, nonché gli enti gestori delle reti infrastrutturali. «L’avvio della Conferenza di servizi per il prossimo 16 aprile – ha commentato l’ad della Stretto di Messina, Pietro Ciucci – come comunicato oggi dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, rappresenta un ulteriore concreto passo avanti nell’ambito dell’iter approvativo volto alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina».

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.