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Un silenzio assordante, quello attuale di Grillo Senior sul caso dell’ipotesi di stupro su “Silvia”

Ieri durante il processo a Tempio Pausania “Silvia” (nome di fantasia) ha raccontato con grande difficoltà emotiva quella notte di alcol e sesso del 17 luglio 2019, andata in scena nella villetta di Cala di Volpe in uso alla famiglia di Beppe Grillo. Presentatasi in aula col tutore a un piede fratturato e accompagnata dalla madre, sarebbe la vittima principale di quella notte, iniziata al Billionaire di Flavo Briatore, a Porto Cervo. Nel famoso locale lei e l’amica Roberta conoscono i quattro, poi all’alba il trasferimento in taxi a Cala di Volpe, dove sarebbe avvenuto lo stupro. Gli imputati, però, giurano di avere avuto solo ed esclusivamente rapporti consensuali. A riprova di questa precisa affermazione il fatto, raccontato a magistrati e carabinieri che, dopo il primo rapporto con Corsiglia (uno degli amici di Grillo Jr), sarebbero andati insieme a comprare le sigarette. E che nei giorni seguenti, addirittura, ci sarebbero stati scambi di messaggi tra lei e loro.

Il racconto della ragazza

«Oggi mi graffio e mi procuro tagli, ho disturbi alimentari. Mangiavo e vomitavo, pesavo 53 chili. Ho tentato più volte il suicidio, di notte andavo sui binari contro i treni in corsa…». Questo un frammento dal tono molto drammatico, col quale la ragazza – all’epoca appena maggiorenne – descrive nei dettagli il primo stupro subito da parte di Francesco Corsiglia. Più tardi Ciro Grillo, figlio del fondatore dei 5S, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta, tutti ventenni, l’avrebbero costretta a bere mezza bottiglia di vodka che «aveva un sapore e un colore strano». Proseguendo: «Vittorio mi ha preso per il collo, mi ha tirato indietro la testa e mi ha fatto bere». A quel punto, «il mio corpo era come se anestetizzato. Provavo a tirarmi su, anche con la testa, ero terrorizzata, mi è venuto in mente di urlare, ma non riuscivo. Ho iniziato a vedere nero e sono svenuta…». A quel punto sarebbe iniziato l’abuso sessuale del branco.

Udienza sospesa per qualche minuto

Il presidente ad un certo punto sospende l’udienza per una manciata di minuti, visto i singhiozzi irrefrenabili della ragazza. Che, successivamente, riprendendo il racconto, rivelerà: «Assumevo sostanze, droghe pesanti per farmi del male»: l’autolesionismo come tentativo di lenire il più possibile un devastante dolore interiore?

Ma i difensori di Ciro e company sono dubbiosi

«Troppe contraddizioni nelle sue deposizioni – ripete Gennaro Velle, uno degli legali difensori dei quattro imputati –: troppe cose non convergono con quanto dichiarato da lei stessa durante gli interrogatori precedenti ed anche con le dichiarazioni rese nel processo dalla sua amica». L’amica è Roberta, la studentessa milanese che si trovava in vacanza con Silvia. Tra le cose che non quadrano, quella del bacio dato a Ciro Grillo in discoteca, prima dello stupro. Secondo la difesa Silvia in aula avrebbe dichiarato di non ricordarselo, mentre la sua amica (pure lei vittima di violenza sessuale e testimone) il 22 settembre scorso ha confermato che quel bacio c’era stato, eccome. Un dettaglio ribadito anche da Alex Cerato, l’altro amico presente al Billionaire.

Oggi si prosegue

Le controrepliche della difesa di oggi si spera possano fare maggiore chiarezza sull’accaduto. E oggi ci sono le controrepliche delle difese, che cercheranno di cristallizzare le discrepanze. Gli avvocati dei quattro imputati erano pronti a rinunciare all’interrogatorio in aula della ragazza, considerando acquisiti gli atti relativi alle indagini dei carabinieri e al suo interrogatorio del 17 febbraio 2020, sette mesi dopo l’accaduto. Giulia Bongiorno, senatrice leghista e avvocato difensore della ragazza, avrebbe voluto l’audizione protetta della sua assistita, mediante paratie che impediscano la visibilità in aula. Entrambe le richieste sono state respinte dal presidente Marco Contu e dai giudici a latere. Ciro Grillo non si è mai presentato in aula.

Beppe nel 2021 tuonò…

Dopo questo sfogo, comprensibile se si considera innocente il proprio figlio… più nulla. Come mai? Non credendo che l’udeologo dei 5 Stelle nutra una cieca fiducia nel “sistema”… perchè mai non dice niente? Beppe… dì qualcosa… anche non di sinistra… reagisci…

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