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Calcio italiano povere vittime, cocchi e cocchini e la presunzione d’innocenza che non c’è

La procura sportiva chiede la radiazione per Manolo Portanova sotto processo per stupro. Niente da eccepire: è un delitto schifoso. Ma la condanna definitiva non c'è ancora, E allora? Giustizia preventiva?

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Calcio italiano povere vittime
Calcio italiano povere vittime

Calcio italiano povere vittime, cocchi e cocchini e la presunzione d’innocenza che non c’è. Gli scommettitori seriali che giocano milioni sulle piattaforme illegali della mala serba e rumena? Poveri cocchini, vittime da capire, comprendere, aiutare. Tutto bello, molto cup cakes e arcobaleni. sette mesi di vacanza pagata e poi cinque mesi in cui andranno (con il loro macchinone nuovo) a raccontare (presumibilmente con scatola di kleenex al seguito) il loro dramma. Per poi forse (siamo sicuri che sette mesi bastino per trasformarli da bambocci viziati in una parvenza di uomini capaci di resistere alle tentazioni) tornare a scommettere stando solo più attenti a non farsi beccare.

Chiesta la radiazione per Portanova

Ieri la “giustizia” sportiva ha chiesto la radiazione per Manolo Portanova, il calciatore del Genoa attualmente alla Reggiana che è stato condannato in PRIMO GRADO a sei anni di reclusione per stupro di gruppo. La richiesta è stata infatti avanzata dalla Procura generale dello Sport presso il Collegio di garanzia del Coni, che ha chiesto per il calciatore anche una squalifica di 5 anni.

Bene, chiariamo subito. Lo stupro è un delitto schifoso, gravissimo, ingiustificabile. Ma c’è un ma. Portanova per la nostra Costituzione è innocente fino a quando non sarà condannato in via definitiva. I sei anni che gli sono stati comminati in primo grado potranno essere confermati, aumentati o diminuiti in secondo grado e poi i processi passeranno al vaglio della Cassazione in terzo grado. Solo alla fine di questo iter si saprà se Portanova è uno stupratore di ragazzine o un uomo libero. Non prima.

Cocchi e cocchini

Ma ecco qui che la procura dello sport, quella che aveva liquidato con un buffetto il povero Nicolò Fagioli dopo che questo si era sputtanato 3 milioni scommettendo anche sul colore delle mutande dell’arbitro. e che si prepara a comprendere anche il povero fragile Tonali con una carrezzina ultragarantista. con Portanova usa il pugno di ferro. Alla faccia della presunzione d’innocenza e della costituzione, dove, all’articolo 27 comma 2 della Costituzione della Repubblica italiana si legge che “L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva”. Per questo motivo, la presunzione di innocenza viene anche chiamata “principio di non colpevolezza”. 

I primi a teorizzarla furono Pietro Verti e Cesare Beccaria, nel XVIII secolo. Ma il calcio italiano è avanti! Altro che ‘sta roba vecchia. R.A.D.I.A.Z.I.O.N.E a vita! E se nel prossimo processo Portanova risultasse innocente? che fate? Chiedete scusa?

Portanova, il fatto incriminato

Il fatto incriminato risale alla notte del 30 maggio 2021 a Siena, dove la violenza avrebbe avuto come protagonisti, insieme a Portanova, due parenti e un amico del calciatore della Reggiana, nei confronti di una studentessa refertata con trenta giorni di prognosi che aveva poi presentato denuncia. Sottoposto ai domiciliari nel giugno 2022, il giocatore era poi tornato ad allenarsi e il 25 luglio la vittima era stata ascoltata in audizione protetta confermando le accuse. Fino ad arrivare al processo svoltosi ormai quasi un anno fa.

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Genovese di nascita e milanese d’adozione, è un giornalista, direttore di riviste e agenzie di stampa. Ha diretto testate storiche quali «Eva 3000», «Vip», «Ora», «Di Tutto», «Nuova Epoca», «Top Salute», «Corona Star’s». Attualmente lavora come autore di cinema, documentari e serie TV. Ha girato La banda del Buffardello e Il manoscritto di Leonardo da Vinci, il suo primo film come sceneggiatore. Ha fatto il ghost writer per molti VIP e ha scritto racconti sotto pseudonimo. Con la Newton Compton ha pubblicato Le dieci chiavi di Leonardo e L’enigma di Leonardo.