Caso Sangiuliano, strascichi continui e un’opinione pubblica che assiste perplessa a un brutto film che l’Italia non si sarebbe meritata. Adesso sembra che la procura della Corte dei Conti del Lazio sia in procinto di aprire un fascicolo sulla questione dei rapporti tra l’ex ministro e Maria Rosaria Boccia.
Si prefigurerebbe l’accusa di danno erariale: la presunta coppia potrebbe aver, de facto, imposto spese illegittime frutto del denaro pubblico.
Sotto osservazione e approfondita analisi ci sarebbero i denari impiegati per i viaggi e le trasferte che hanno comportato la presenza di Lady Boccia.
Sangiuliano ribatte di aver usufruito del suo conto personale per pagarli, evitando di attingere dai fondi del ministero della Cultura.
Ma per molti è una difesa che scricchiola: si obietta che il suo conto corrente si nutriva dello stipendio di un ministro, pagato dai cittadini con le tasse.
L’ipotesi di peculato
Maria Rosaria Boccia ha già contestato questa versione postando diversi documenti che proverebbero le responsabilità di Sangiuliano.
Intanto, il deputato Angelo Bonelli ha presentato un esposto alla procura di Roma evocando il reato di peculato per l’ex ministro.

La tentata estorsione
Da parte sua, tramite i suoi legali, Sangiuliano si dichiara pronto a denunciare Boccia per violazione della privacy e tentata estorsione.
In questo caso, i pm romani saranno tenuti a chiedere l’autorizzazione a procedere al Tribunale dei ministri.