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Dillinger news incontra la dj siciliana Morena Monaco che ci racconta del nuovo sound EDM

Negli ultimi anni, sempre più donne stanno emergendo nell'ambito musicale, trasformando la loro passione in una professione e portando la propria musica in giro per il mondo. In questo contesto abbiamo conosciuto Morena Monaco, una giovane donna originaria di Catania, la cui energia e talento sono gli elementi essenziali che la contraddistinguono nel suo successo.

Negli ultimi anni, sempre più donne stanno emergendo nell’ambito musicale, trasformando la loro passione in una professione e portando la propria musica in giro per il mondo. In questo contesto abbiamo conosciuto Morena Monaco, una giovane donna originaria di Catania, la cui energia e talento sono gli elementi essenziali che la contraddistinguono nel suo successo. Grazie al suo percorso da dj, Morena ha avuto l’onore di suonare in prestigiose location come il Qi Clubbing di Brescia, dove ha incantato il pubblico con il suo mix unico di suoni e ritmi in occasione del cinquantesimo compleanno di Fabrizio Corona. Il suo successo è la testimonianza della crescente presenza femminile nel mondo della musica e della determinazione di donne come lei a conquistare il palcoscenico con la propria arte.

Conosciamo meglio Morena Monaco

1. Chi sei e da dove vieni?

“Ciao Dillinger News! Prima di tutto, grazie per questa opportunità! Sarà una chiacchierata interessante. Sono Morena Monaco, nasco a Nicosia, all’ombra dell’Etna (come piace dire a me), in Sicilia. Classe 1997, ho intrapreso la carriera nel mondo della musica non senza rimboccarmi le maniche… ma cosa posso farci? Trovo nella musica la mia ragione di vita”.

2. Qual è stata la tua prima esperienza con la musica e cosa ti ha spinto a diventare una DJ?

“Se penso a me da bambina, non ho ricordi senza un microfono in mano. È abbastanza esaustiva come risposta? Ironia a parte, la musica ha sempre accompagnato la mia vita, sin dai primi anni. Mio padre è un cantante e le sue canzoni, oltre a mia madre, hanno fatto innamorare anche me! Con la musica, è stato, da subito, Amore. Ma, come dicevo, il mio percorso nel mondo della musica è iniziato non senza rimboccarmi le maniche: già dai primi anni della mia adolescenza ho iniziato a cantare con lui nella sua band e, nei vari tour, l’ho accompagnato ovunque. In un secondo momento, ho iniziato a scoprire la mia identità artistica ed il mio gusto musicale e, sperimentando, ho iniziato a percorrere la mia strada da sola. Pop, Rock… ma anche House, Techno! Ho capito che la musica non volevo solamente cantarla, interpretarla, scriverla. Volevo FARE musica, volevo CREARLA… e volevo che la gente si scatenasse sul MIO TEMPO. Ecco cosa mi ha spinto a diventare una DJ”.

3. Raccontaci il tuo percorso fino ad ora nel mondo della musica e dei dj. 

“Dicevo, ho iniziato quindi come cantante. Dopo la pubblicazione dei miei inediti, tra le varie esperienze, ho partecipato anche ai casting di Talent quali Amici, X Factor e ultimo, ma non per importanza, Sanremo Giovani. Poi, dopo qualche anno e numerosissime serate, ho capito che la mia strada poteva prendere anche un’altra direzione. L’entusiasmo per la vita notturna nei locali mi ha fornito il motivo giusto per iniziare il mio percorso nel mondo della notte ed così ho iniziato a lavorare (anche) come vocalist. Tuttavia, sentivo di voler fare ancora di più. Diciamo che lo show lo volevo condurre solo e solamente io! Amavo il fatto che le persone seguissero la mia voce ma volevo che seguissero anche la mia musica. Quindi ho iniziato ad interessarmi alla musica elettronica (che, come ho detto prima, ho sempre ascoltato a profusione) e ho iniziato a far pratica con la mia prima consolle. Ho costruito il mio studio a casa e ho iniziato a produrre musica da autodidatta. Ed è iniziata così la mia attività di dj nelle discoteche. Nella mia città sono diventata, sin da subito, una Dj Resident.

4. Quali sono le tue maggiori influenze musicali e come le hai integrate nel tuo stile?

“Sicuramente l’EDM (Electronic Dance Music), basata principalmente su generi musicali elettronici a percussione, e la musica House sono alla base della mia selezione/scelta musicale. Ho, comunque, affinato molto il mio stile, forte di una solida base Techno, mescolando elementi melodici e minimalisti: le mie produzioni puntano su aspetti più melodici, mentre i miei DJ Set puntano a far esplodere i dancefloors. Chi mi ascolta riconosce il mio stile, il mio sound. Questo mi rende molto fiera del mio lavoro. Nelle mie ultime produzioni e remixes c’è anche una tendenza verso uno stile musicale più trap e future bass. Molti lo fanno per seguire la moda, ma altri – come nel mio caso – lo fanno per dare libera espressione a quella che è la propria vena artistica. Il mercato inoltre è cambiato. Non è più possibile fare una Hit Big Room, con cassa tonale e sintetizzatore sopra. Oggi serve il giusto mix tra sound da festival e sound radiofonico. Qualcosa che si riesca a suonare nelle radio, che non sia troppo pesante, ma che possa essere ascoltata da tutti. Questa scelta musicale è stata una svolta e mi ha dato la possibilità di avere libera interpretazione, di esprimere emozioni, sentimenti attraverso la mia musica. A poco a poco, abituerò anche il pubblico a questo genere, capisco che ci vuole un po’ di tempo affinché i dancefloors ne capiscano le potenzialità.

5. Quali sono i tuoi progetti futuri nel campo della musica e dell’intrattenimento?

“Intrattenimento, allora: il carisma o ce l’hai o non ce l’hai, come si suol dire. Sarò presuntuosa ma, secondo me, non è una di quelle doti che compri al supermercato. L’abilità di far divertire, coinvolgere e scatenare la gente è una dote innata, oserei dire un talento. Vinci, nel settore musicale, non solo quando fai divertire la gente ma quando sei tu, in primis, a divertirti, con loro e per loro. Io mi diverto come una matta già in studio, figuriamoci nei DJ Set. È un’arte, come arte è considerata la musica stessa. Quello che farò sarà semplicemente puntare sulla musica. Studio, miglioramento ed evoluzione continua, sempre. Miro a far diventare, sempre di più, il mio sound inconfondibile e i miei dj set eclettici, spettacolari, tenendo sempre assieme tecnica, ritmo e melodia. Si, avete capito bene, sto lavorando duramente per rendere i dj set un vero e proprio show. Continuerò, sicuramente, a sperimentare nuovi generi musicali, vedremo cosa ne uscirà fuori! Ed ancora, vorrei pubblicare il mio primo Album, composto unicamente dalle mie produzioni.  E magari aprire anche una mia casa discografica, perché no?

6. Hai già collaborato con altri artisti o brand? Se sì, quali sono stati i tuoi progetti più significativi?

“Sto preparando molte tracce nuove, pezzi con influenze hardstyle e molte collaborazioni. Credo tanto in questi pezzi, molto sperimentali. Oltre alle persone che mi stanno accanto, voi di Dillinger, siete i primi a cui parlo della loro esistenza! Il mio obbiettivo è pubblicare, alternativamente, tracce da radio e tracce da festival. Ho diversi progetti da concludere ma, per quanto riguarda i nomi degli artisti con i quali collaborerò, devo ancora tenere la bocca chiusa. Purtroppo, non posso fare spoiler, ma prometto che, appena possibile, sarete i primi a saperlo”.

7. Cosa pensi di portare di nuovo e innovativo alla scena musicale?

“È il mio modo di interpretare il ruolo del dj che vuole essere innovativo, è proprio questa la base: vedo dj set come performance in cui la tecnica in consolle è sempre al servizio di chi balla e delle canzoni. Il mio pubblico si deve divertire e durante la serata, siamo una cosa sola. La mia musica si sincronizza con i loro corpi. È una linea diretta. E poi, le mie esibizioni sono un vero e proprio show… aspettatevi effetti speciali!”

8. Qual è stato finora il momento più emozionante della tua carriera?

“Sicuramente, quando ho suonato il mio primo singolo nella mia meravigliosa Sicilia, nella città che mi ha vista nascere, come essere umano e come musicista. Dopo mesi in studio, donare la mia prima traccia a chi mi stava ascoltando, è stata l’emozione più grande. La mia creatura non era più solo mia ma, finalmente, della gente. D’altronde, chi fa musica non la fa per sé stesso ma si esibisce per gli altri. La musica è, per me, il modo migliore per far parlare la mia anima, è la mia migliore modalità di espressione. La risposta che ho ricevuto da parte del pubblico è il ricordo più bello della mia carriera e, azzardo, della mia vita. Il mio show doveva durare 2 ore… Ma ho spento la consolle alle 6 del mattino”. 

9. Come ti sei preparata per l’occasione speciale al QI Clubbing per il cinquantesimo compleanno di Fabrizio Corona?

!Istintivamente, vi dico che le uniche cose che ho fatto sono state: prendere un aereo e inserire nella consolle la mia pen-drive. Sul palco, quella sera, ho portato semplicemente me stessa. Credo che la carta vincente sia sempre l’autenticità, la sincerità nei confronti di chi mi ascolta, di chi balla sulla MIA musica. Coinvolgere è e sarà sempre la mia parola d’ordine. Cerco di carpire dal primo istante il gusto del pubblico e di soddisfare la richiesta. Il dancefloor mi ha subito risposto positivamente ed il risultato è stato quello che abbiamo visto tutti: ABBIAMO SPACCATO. È stata una serata UNICA. Il ricordo che custodisco è molto bello ed emozionante”.

10. Quali sono le tue aspettative per il futuro?

“Continuare su questa strada, la mia strada. La musica è stata, da sempre, la risposta alla domanda su cosa volessi fare da grande. Vivo di musica e per la musica. Sogno e mi impegno ogni giorno in studio per far conoscere il mio sound all’estero, infiammando i dancefloors dei più grandi palcoscenici musicali di questo settore”. Devo rivelarvi il mio sogno più grande? Tomorrowland”.

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