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La guerra dei reclutamenti

Il Parlamento ucraino  approva un disegno di legge sulla mobilitazione che mira al reclutamento di 500mila soldati entro l’anno: il Guardian sostiene che verranno chiamati al fronte anche i detenuti.

Il Parlamento ucraino  approva un disegno di legge sulla mobilitazione che mira al reclutamento di 500mila soldati entro l’anno: il Guardian sostiene che verranno chiamati al fronte anche i detenuti.

Kiev inoltre denuncia l’assassinio di sette civili sotto il fuoco dei missili russi, a Odessa e a Kharkiv. Si parla di una conferenza per la pace in Svizzera a giugno, ma Putin la boccia: «Noi non ci saremo, si tratta di un progetto americano».

Mentre la guerra si avvicina all’ottocentesimo giorno, anche la Russia stima di chiamare alle armi circa 400mila militari a contratto (un modo light di definire i mercenari), o almeno così ritiene il ministero della Difesa britannico. Il conflitto si combatte anche a colpi di vite umane sventolate per minacciare e intimidire: Zelensky parla di 450mila uomini russi morti o feriti dallo scoppio della guerra.

La sfida della Svizzera 

Il Consiglio federale di Berna rende note le date del summit: il 15 e 16 giugno nel resort di Bürgenstock, sul Lago di Lucerna. L’obiettivo sarebbe disegnare una road map da presentare a Mosca, per dare fine alla guerra in Ucraina. «È un primo passo verso un processo di pace», si augura la presidente della Confederazione, Viola Amherd.

«La pace non può essere raggiunta senza la Russia», obietta il ministro degli Esteri elvetico Ignazio Cassis, confermando che Mosca non aderirà al vertice. La Russia, caustica, liquida la conferenza come un’idea dei democratici americani «che hanno bisogno di fotografie e video di eventi che indicherebbero che il loro progetto Ucraina è ancora a galla». Per il ministro degli Esteri Antonio Tajani, «vuol dire che la Russia non vuole la pace, si mette dalla parte sbagliata, quella in cui è il più forte che soffoca il più debole».

Zelensky gioca la carta del summit per impedire che si faccia strada l’idea di un cessate il fuoco in cambio della concessione di territori alla Russia, che preme particolarmente a Donald Trump, secondo i media Usa. «Se l’idea è quella di cedere territori», dichiara il leader ucraino, «è un’idea primitiva. Spero che Trump venga presto a verificare di persona la situazione».

Tra le vittime purtroppo si contano anche una 14enne a Kharkiv e una bimba di 10 anni a Odessa. Segnalato come ancora alto, inoltre, il pericolo di un incidente alla centrale nucleare di Zaporizhzhia.

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