Home Sport Nessuna prova: Acerbi assolto dall’accusa di razzismo. E noi ve l’avevamo detto

Nessuna prova: Acerbi assolto dall’accusa di razzismo. E noi ve l’avevamo detto

Il Giudice Sportivo, Gerardo Mastrandrea, ha deciso: cade l’accusa di razzismo nei confronti di Francesco Acerbi. Il difensore dell’Inter è stato infatti assolto per insufficienza di prove relative al caso in cui è stato coinvolto dal difensore del Napoli, Juan Jesus, che aveva lamentato di aver ricevuto degli insulti discriminatori. Sostanzialmente, dalle indagini non è emerso altro materiale probatorio oltre la testimonianza del brasiliano. Per questo motivo, quindi, il 35enne non è stato sanzionato né squalificato e sarà tra i convocati per la partita contro l’Empoli di lunedì 1° aprile.

Vi condividiamo qui l’articolo di Fabrizio Corona che era stato pesantemente insultato, ma i fatti poi gli hanno dato ragione

Il calcio moderno è cambiato, è diventato molto fisico e cattivo. L’esempio lampante lo abbiamo avuto nella partita tra Inter e Atletico Madrid, in cui i giocatori nerazzurri sono stati massacrati letteralmente di botte e non sappiamo nemmeno quali parole fuori luogo siano state loro rivolte. E alla fine della partita Thuram, stanco, gli ha dato la cosiddetta strizzata di coglioni a un giocatore, che sembra un generale putiniano, con origini slave, tale Savic. Ma Thuram è il nuovo fenomeno del calcio italiano. Figlio di un vero guru del calcio reale, uomo impegnato politicamente nell’aiuto delle persone di colore sofferenti, che ha impresso al figlio un’educazione siberiana. Alla fine della partita, nonostante la sconfitta, abbiamo visto le immagini di loro due che si abbracciavano, ridevano e scherzavano. Non c’è stata alcuna polemica in campo, se non stupidi pettegolezzi fuori da esso, per aumentare, tramite video sui social, le visualizzazioni e rendere i propri contenuti virali.

Il campo e la carriera di Acerbi

Acerbi è un giocatore atipico. La sua carriera si è completamente rinnovata negli ultimi tre anni: da scarto e rimpiazzo, acquistato all’ultimo, grazie al suo carattere e alla sua serietà (è l’unico che non fa una vita mondana e che pensa soltanto al calcio e che è passato attraverso il più grande dolore della vita, ovvero la sconfitta di un tumore) è diventato un giocatore che affronta le partite con passione e cattiveria. Usa un po’ lo stile inglese nel suo calcio ed è da lì che nasce il coro della curva dell’Inter “Acerbi spaccali tutti”. In una partita di calcio si litiga e se ne dicono tante. Gli ha detto negro? Ha sbagliato. Gli ha detto nero? Juan Jesus è nero. Ma se poi alla fine della partita te lo abbracci, ci ridi e ci scherzi, come era successo nel caso di Thuram, e poi vai a fare un post su Instagram sei un bimbominchia che cerca attenzioni e popolarità. Noi che all’Inter ti abbiamo regalato un sacco di soldi, ci hai fatto disperare e abbiamo evitato di insultarti, perché siamo dei signori. Ma la domanda è questa: reputati il gesto così grave? Sei sicuro? Allora prenditene e vattene dal campo come ha fatto Mike Maignan, altrimenti sei solo un buffone.

Viva Acerbi. Il campo è il campo,

Cordiali saluti

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