Home CRONACA Salvini: “Chiudiamo tutti i centri sociali”

Salvini: “Chiudiamo tutti i centri sociali”

Il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini - Fonte: Ipa - Dillingernews.it

Il vicepremier Matteo Salvini è furibondo dopo i disordini tra CasaPound e i centri sociali a Bologna: linea dura contro le «zecche rosse, comunisti delinquenti, criminali da centro sociale, non lo so, definiteli come volete voi. Chiederò una ricognizione di tutti i centri sociali di sinistra occupati abusivamente perché sono covi di delinquenti».

Lo contrasta il sindaco di Bologna, Matteo Lepore: «Io mi chiedo come sia possibile ancora una volta che Bologna non venga rispettata: domani ci sarà la presidente Meloni in città, ci hanno mandato 300 camicie nere, noi invece vorremmo ancora a chiedere i fondi per l’alluvione. I principali ministri del governo e la presidente del consiglio sono venuti in tre giorni, e esattamente in mezzo arrivano i Patrioti Casapound. Non andava gestito così l’ordine pubblico, credo che il ministero degli Interni su questo debba dare spiegazioni alla città di Bologna».

«A Bologna», insiste il leader della Lega, «la caccia al poliziotto con i bastoni, a Milano l’istigazione per la caccia all’ebreo come accaduto in Olanda e questo è inaccettabile in un Paese come l’Italia. Quindi da ministro, da vicepresidente del Consiglio, da genitore e da segretario della Lega chiederò di intervenire immediatamente per chiudere questi covi di delinquenti che sono i centri sociali comunisti». 

Giorgia Meloni aveva già chiarito la sua posizione: «Una certa sinistra foraggia i facinorosi. Una sinistra da salotto. Spiace constatare che certa sinistra continui a tollerare e, talvolta, a foraggiare questi facinorosi, anziché condannare apertamente questi episodi e mostrare solidarietà a chi, ogni giorno, lavora per garantire la sicurezza di tutti». Quindi la solidarietà con le forze dell’ordine, «che con fermezza e professionalità ha affrontato i soliti violenti, tra lanci di petardi e sassi, rischiando la loro incolumità”.

Salvini rincara la dose: «Questo dobbiamo fare, perché un conto è manifestare, altro conto è prendere a sassate i poliziotti o dare la caccia all’ebreo. Nel mio Paese, nell’Italia libera e democratica del 2024, queste scene non si possono più vedere».

Il Vannacci-pensiero

Il generale Roberto Vannacci ovviamente lo appoggia: «I centri sociali negli ultimi anni sono stati al centro di episodi violenti e di azioni trasgressive che oltrepassano i confini della legalità. Luoghi spesso occupati abusivamente, dove si spaccia e si smercia illegalmente, dove si istiga ad azioni violente e da dove partono iniziative di facinorosi che agiscono contro le più elementari norme del vivere comune». Si aggiunge il vicesegretario della Lega Andrea Crippa: «Una vergogna non la manifestazione, criticabile di Casapound, bensì le gravissime violenze dei delinquenti dei centri sociali che hanno assaltato le forze dell’ordine. Questi criminali violenti meritano solo una cosa: la galera».

Riccardo Magi, segretario di +Europa, polemizza deciso: «Anche oggi non è al lavoro per risolvere il problema dei trasporti che affligge gli italiani. Nel Paese dove non si trovano i taxi, i treni non arrivano e quando arrivano sono in ritardo di ore, dove la mobilità è bloccata e dove non c’è traccia di altro progetto infrastrutturale che non sia il Ponte sullo Stretto, di cosa si occupa il ministro dei Trasporti? Dei centri sociali. Matteo Salvini si tolga la maschera da Trump, visto che Halloween è passato, faccia funzionare i trasporti e svolga il lavoro per cui è pagato dai contribuenti».

Il sindaco di Bologna Matteo Lepore – Fonte: Ipa – Dillingernews.it

“No diritto di cittadinanza ai neo fascisti”

Elly Schlein dice la sua: «La marcia nera è uno sfregio che Bologna non merita. I fascisti li abbiamo già fermati, li fermeremo ancora. Le associazioni neofasciste vanno sciolte». Per il Pd, sostiene Marta Bonafoni, coordinatrice della segreteria nazionale del partito, «spetta a chi ha responsabilità di governo garantire la sicurezza dei cittadini e tutelare l’ordine pubblico. Si tratta di un principio elementare stabilito dal diritto costituzionale che invece viene ignorato dalla maggioranza che preferisce tanto per cambiare buttare la palla nel campo dell’opposizione e attaccarla».

Nicola Fratoianni di Avs: «I neofascisti non devono avere il diritto di cittadinanza, non devono avere piazze, ancor più in questa città a due passi da quella stazione teatro dell’orrenda strage fascista del 1980». Secondo la vicepresidente del gruppo M5S al Senato Alessandra Maiorino, anche lei al presidio antifascista organizzato dall’Anpi a Bologna, «l’unica ricetta per reagire a questo stato di cose e a questo governo è quella che usarono i partigiani: unite e uniti per rimandarli da dove sono venuti».

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