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La Rai non si smentisce mai: dopo il caso John Travolta la tv pubblica chiede un risarcimento a U-Power e non paga l’attore

L’azienda, dopo tutto il siparietto fatto con John Travolta, chiede i danni e sospende il pagamento per la prestazione dell’attore al Festival

Ma con che coraggio?

La Rai ha chiesto i danni per il ‘caso John Travolta‘ a Sanremo 2024 e ha sospeso il pagamento per la prestazione dell’attore al Festival. L’attore americano, con molta nonchalance, nella sua apparizione all’Ariston ha esibito in maniera plateale le scarpe di cui è testimonial. Le calzature hanno brillato sul palco, in particolare nel segmento in cui Travolta ha ballato con Amadeus il famosissimo “ballo del qua qua“.

Ma veramente volete farci credere che nessuno sapeva nulla?

L’avete rigirata proprio bene

“Abbiamo avviato un’azione al tribunale civile di Roma nei confronti delle società Divina Luna e di U-Power, per inadempimento contrattuale e violazione degli obblighi di correttezza, per il risarcimento danni anche reputazionali”, ha detto l’ad della Rai, Roberto Sergio, in Commissione di Vigilanza.

“Nessuno sapeva niente”: AHAHAHAHAHAH


Da un esame dell’audit interno “è emerso che né i dipendenti né i collaboratori esterni della Rai erano a conoscenza della volontà dell’attore di indossare le scarpe con il logo dell’azienda U-Power poco noto al pubblico – ha spiegato Sergio con non si sa che coraggio – e il contratto stipulato con la società Divina Luna prevedeva espressamente il divieto di introdurre elementi di valenza pubblicitaria o promozionale se non da Rai autorizzato”. L’esibizione ha dunque “violato gli accordi”. Inoltre, ha aggiunto Sergio, “è stato sospeso il pagamento dell’intero compenso per la prestazione di Travolta”. A posto.

Un balletto qualunque, vero?

La presenza dell’attore, come si ricorderà, è stata particolare anche all’esterno dell’Ariston. Travolta è stato coinvolto in un siparietto con Fiorello e Amadeus e si è esibito in una rivedibile versione del ‘ballo del qua qua’, con risultati non propriamente apprezzati dal pubblico. Un balletto qualunque, vero? Non era fatto a posta per mettere in risalto le scarpe, inquadrate continuamente dalle riprese del Festival.

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.