Home CRONACA Celebs Perché un uomo travestito da donna conduce un reality?

Perché un uomo travestito da donna conduce un reality?

Cosa è successo alla televisione italiana?

Dalla morte di Berlusconi la televisione commerciale, quella che ha fatto la storia, quella che era simbolo di un mondo, è cambiata notevolmente. Piersilvio ci ha provato in tutti i modi, in tutti i programmi, partendo, come prima mossa, con la clamorosa cancellazione della D’Urso da ogni palinsesto Mediaset. La conduttrice che per anni ha occupato praticamente 7 giorni su 7 lo spazio di Canale 5 con risultati di share ottimi, anche se criticabili da un punto di vista dell’immagine: erano programmi trash, in cui poteva essere invitato chiunque, in cui accadevano eventi, dialoghi, scenate e “d’ursate” che sono rimaste un bagaglio storico della televisione del Presidente.

Il problema è che i programmi erano prodotti da Videonews, la testata giornalistica che fa capo Mauro Crippa e che non ha niente a che fare con RTI, che invece si occupa di spettacolo. La decisione del cambiamento è stata accolta positivamente della critica, che aveva apprezzato l’ottimo lavoro della nuova conduttrice Myrta Merlino, che a La7 aveva raggiunto risultati ottimi da un punto di vista di share con un programma di alta qualità politica e culturale. Ma i risultati a Mediaset sono stati tremendi: il livello del programma era bassissimo e l’approccio della nuova conduttrice, in uno spazio con argomenti non suoi, è stato terrificante.

Basta con il politicamente corretto

La scelta degli sconosciuti al Grande Fratello è stata ancora più sbagliata: Alfonso Signorini, con un’opinionista d’immagine e di istituzionalizzazione come Cesara Buonamici, ha fatto fatica, e se non fosse stato per l’avvenuto cambiamento col gruppo di Temptation Island, sarebbe stato un flop. Dunque nessuna novità – tranne il ritorno de La pupa e il secchione, ennesimo flop clamoroso -. Fino alla scelta di sostituire Ilary Blasi, Alessia Marcuzzi e un’ipotetica conduttrice vera con un’opinionista che si è fatta largo nella sua vita attraverso feste trash alla Muccassassina, battaglie lgbt, travestimenti, trucco e parrucco, ma che almeno aveva una cosa che la differenziava dagli altri: una preparazione culturale, un linguaggio appropriato e la battuta pronta. Parliamo di Vladimir Luxuria. Ma da qui a farla diventare conduttrice ce ne vuole. E allora va bene l’imposizione de Le Iene di Veronica Gentili – che a noi di Dillinger piace tanto ma che non è Belen – e che non piace a Davide Parenti, lo storico fondatore. Ma mettere un transgender/uomo-donna con la parrucca, vestito come una signora, a condurre un programma insieme ad un giornalista gigiolone di Canale 5 e a una ricca raccomandata per essere politicamente corretti e in linea con i nuovi cambiamenti non climatici ma dell’opinione pubblica – che a noi di Dillinger fa schifo – credo che sia una delle scelte più sbagliate e incoerenti che una televisione possa fare.

I risultati parlano da soli

I risultati, infatti, parlano chiaro. Non ci rimane che aspettare il cambiamento dei broadcaster e aspettare che Discovery non faccia come i ricchi arabi del calcio, ovvero comprare tutto e trasformare quella rete in un circo mediatico.

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