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Vespa schiacciato da John Elkann

John Elkann denuncia una presunta violazione dello spazio aereo di casa sua a opera  di un drone: «Nei giorni scorsi una troupe televisiva ha occupato uno spazio privato afferente l'abitazione torinese di John Elkann», scrivono in una nota i legali dell'ad di Exor

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John detto “Jaky” Elkann è molto nervoso. La Juventus arranca nella corsa allo scudetto. Il bilancio della Fiat sarebbe in deficit, anche se secondo alcune stime gli Agnelli avrebbero ricevuto 220 miliardi di euro pubblici: in realtà molti di più, sostiene il Sole 24 ore.

Mamma Margherita insiste a contestare la spartizione dell’eredità dell’Avvocato, convinta che i figli John, Lapo e Ginevra abbiano occultato quote sostanziose per tagliarla fuori. Ci manca Porta a Porta, povera vittima Jaky.

Il drone intruso e inopportuno

John Elkann denuncia una presunta violazione dello spazio aereo di casa sua a opera  di un drone: «Nei giorni scorsi una troupe televisiva ha occupato uno spazio privato afferente l’abitazione torinese di John Elkann», scrivono in una nota i legali dell’ad di Exor, «per effettuare riprese video mediante un drone. Come successivamente emerso, le riprese sono state effettuate per la trasmissione Porta a Porta. A fronte di questa ingiustificabile intrusione nella vita privata del nostro assistito, per di più realizzata dalla tv di Stato, e a tutela della privacy sua e della sua famiglia che include anche tre minori, annunciamo oggi (16 marzo, ndr) una querela contro tutti i soggetti responsabili diffidando la redazione di Porta a Porta dal reiterare simili comportamenti, nonché dall’utilizzare in qualunque modo ogni immagine così ottenuta». 

«Inoltre», scrivono ancora gli avvocati Paolo Siniscalchi, Federico Cecconi e Carlo Re, «a fronte del protrarsi dell’attuale clima di aggressione mediatica che esorbita dai confini del diritto di cronaca e di critica, John, Lapo e Ginevra Elkann ci hanno conferito il mandato di tutelare la loro reputazione attraverso opportune iniziative giudiziarie, diffidando chiunque dalla diffusione di articoli e servizi di stampa inveritieri e diffamatori».

Esorbita dai diritti di cronaca e di critica osare riflettere sulla famiglia Agnelli e sulle sue responsabilità nella storia d’Italia, non è una novità, guai a chi contesta e fa lesa maestà ai monarchi assoluti per diritto divino.

Marcia indietro Porta a Porta

Bruno Vespa, che si sa non punge ma si arresta, ha ordinato di diramare una nota. «Il film maker della trasmissione, dotato di regolare licenza di volo, ha smesso di fare riprese dopo l’invito della sicurezza di casa Elkann. Quelle immagini non sono andate e non andranno in onda. Peraltro, il Garante della Privacy chiarisce in una nota del settembre 2021 che è consentito l’uso di immagini riprese da droni a fini giornalistici anche senza il consenso degli interessati, fatte salve ovvie cautele come la non ripresa di persone, di targhe e altri elementi identificativi. In ogni caso, registrato il dissenso della sicurezza Elkann, abbiamo evitato di trasmettere le immagini».

Vespa avrebbe fatto meglio a tenere un profilo più basso, infatti i legali lo sgridano: «Il Garante della Privacy afferma un principio ovvio: non è vietato l’uso di droni per “finalità giornalistiche” , che ricorrono quando il giornalista intenda pubblicare fatti di interesse pubblico (ad esempio una manifestazione o un fatto di cronaca). Le riprese di luoghi di privata dimora, ove peraltro abitano minorenni, è invece altrettanto ovviamente vietata in assoluto, in considerazione dell’inviolabilità del domicilio prevista dalla Costituzione e tutelata con la sanzione penale».

Nessuno tocchi Caino e nessuno tocchi Jaky, il miracolato dal Dna.

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