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Adalet inventato da Fabrizio Corona rinasce con Alessio Campobassi

Negli ultimi anni, lo sviluppo del commercio online ha rivoluzionato radicalmente il modo in cui le persone acquistano beni di consumo, con particolare enfasi sull'abbigliamento. L'emergere degli e-commerce ha trasformato il panorama dello shopping, offrendo ai consumatori un accesso senza precedenti a una vasta gamma di prodotti, marchi e stili, tutto comodamente disponibile a portata di clic. L'abbigliamento è diventato uno dei settori più dinamici e in rapida crescita nel commercio online.

Fabrizio Corona lancia Adalet nel 2017 durante la sua seconda esperienza di detenzione. Il marchio, che in turco significa “giustizia”, ha un chiaro riferimento al suo percorso giudiziario, caratterizzato dalle sue difficili esperienze personali. Adalet simboleggia la sua lotta per la giustizia e il suo impegno per contrastare le ingiustizie. Rappresenta un messaggio di resilienza che si manifesta attraverso l’abbigliamento.

L’inizio di Adalet

Negli ultimi anni, lo sviluppo del commercio online ha rivoluzionato radicalmente il modo in cui le persone acquistano beni di consumo, con particolare enfasi sull’abbigliamento. L’emergere degli e-commerce ha trasformato il panorama dello shopping, offrendo ai consumatori un accesso senza precedenti a una vasta gamma di prodotti, marchi e stili, tutto comodamente disponibile a portata di clic. L’abbigliamento è diventato uno dei settori più dinamici e in rapida crescita nel commercio online. Ciò è dovuto a una serie di fattori, tra cui la crescente fiducia dei consumatori nell’efficacia dei pagamenti online, l’ampia varietà di opzioni disponibili e la comodità di poter fare acquisti da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, grazie ai dispositivi mobili.

Gli e-commerce di abbigliamento offrono agli acquirenti una serie di vantaggi, tra cui la possibilità di confrontare rapidamente prezzi e prodotti, leggere recensioni dei clienti e accedere a promozioni esclusive e sconti. Inoltre, l’esperienza di shopping online è stata notevolmente migliorata grazie a tecnologie innovative, come la realtà aumentata e la modellazione virtuale, che consentono ai consumatori di visualizzare i prodotti in modo più realistico e accurato.

In questo settore emerge il marchio Adalet di Fabrizio Corona che rappresenta l’incarnazione della sua storia personale e dei valori che vuole trasmettere. Adalet, con le sue creazioni, cerca di incarnare l’idea di giustizia, libertà ed emancipazione, evidenziando la trasformazione personale di Corona e la sua visione di un futuro. Fabrizio Corona ha dato in gestione il suo marchio Adalet a un imprenditore di nome Alessio Campobassi di Ancona che ne ha acquistato la licenza. Questa nuova collaborazione segna una nuova era per il marchio, offrendo opportunità di crescita e sviluppo sotto la guida e l’esperienza di Alessio. Con una solida esperienza nell’imprenditoria Alessio Campobassi porterà nuove idee e strategie per far crescere il marchio Adalet, mantenendo al contempo intatti i valori di Corona.

Conosciamo meglio Alessio…

1. Puoi condividere con noi un po’ della tua storia personale e delle sfide che hai affrontato sin dall’infanzia dopo la perdita del tuo padre?

“La mia infanzia è stata molto tormentata, tra litigi, separazione dei miei genitori e guai giudiziari di mio padre. Uno dei momenti più difficili è stato li suo arresto, mi è venuto a mancare all’ improvviso il mio punto di riferimento e la persona con cui avevo un legame forte e speciale. La sua mancanza mi ha reso ribelle e rabbioso. Dietro questa situazione mi sono ritrovato, per un periodo, a vivere nella sua abitazione da solo senza acqua, luce, gas e cibo. Vista la situazione sono inevitabilmente intervenuti gli assistenti sociali che mi hanno trovato una sistemazione in collegio così avevo almeno questo aiuto che mi serviva per sopravvivere e così ho potuto anche studiare, anche se mi mancava la cosa più importante: l’affetto di una famiglia. Sono rimasto in collegio circa cinque anni, quando sono uscito, mio padre è stato scarcerato cosi ho potuto riavere parte dell’affetto che mi era tanto mancato. Purtroppo, poco dopo, un incidente stradale me lo ha portato via di nuovo e questa volta per sempre. Questi avvenimenti hanno segnato ulteriormente il mio carattere. Quando sembra che non ci sia una via d’uscita da eventi negativi, esce fuori li peggio di una persona… Nonostante tutto, papà mi ha lasciato molti valori positivi come l’essere rispettosi, altruisti e positivi nella vita, oltreché li credere nell’ amicizia e l’essere sempre e comunque a disposizione degli altri”.

2. Come hai trovato la determinazione e l’ottimismo per affrontare le avversità e perseguire i tuoi valori di rispetto, lealtà e onore nonostante le difficoltà?

“La determinazione fa parte del mio carattere, la lealtà, l’onore e li rispetto sono parte del mio DNA. lI vivere “per strada”, ha fatto sì che questi valori emergessero ancora di più, sembra un controsenso, ma quando ti trovi ad affrontare alcune situazioni da solo ti appigli con tutto te stesso a ciò che hai: la tua persona e al tuo bagaglio di valori”.

3. Qual è stata la tua visione di un futuro migliore e la posizione imprenditoriale prestigiosa che hai sempre cercato di raggiungere?

“La visione di un futuro migliore nasce proprio dalle mie sofferenze e dall’ambizione di voler emergere in un ambito imprenditoriale. La mia determinazione nel fare di più è sempre stata nei confronti delle persone dalle quali ho ricevuto umiliazioni e che credevo per me importanti”.

4. Come la tua esperienza di vita e le difficoltà che hai incontrato hanno contribuito a plasmare l’uomo che sei diventato oggi?

“Le sofferenze e le situazioni difficili in cui mi sono imbattuto e a volte, per puro caso ritrovato, hanno fatto di me l’uomo che sono oggi, responsabile, determinato e sicuramente molto più equilibrato. Questo cambiamento avvenuto nel tempo mi ha permesso di creare ciò che ho oggi e di realizzarmi come persona, così che mio padre possa essere orgoglioso di me. Questa è la prova che anche se si sbaglia e si viene screditato, si può cambiare e in meglio. Dagli errori si impara, basta volerlo”.

5. Qual è stato il ruolo della lotta e del riscatto personale nel tuo percorso di superamento delle difficoltà?

“Aver lottato per qualcosa in cui ho creduto mi ha dato molta soddisfazione nel realizzarla. Ogni tanto mi guardo indietro e mi stupisco di me stesso. Capisco, allora, il fatto che molti ancora, visto li mio vissuto, non credono che ce l’abbia fatta solo con le mie forze. Sinceramente, un tempo questo “giudizio” mi pesava, ma ad oggi, avendo raggiunto gli obiettivi e la serenità personale non mi tocca neanche e non mi sento più in dovere di dovermi giustificare o dare spiegazioni. Sono concentrato sul mio lavoro e a far crescere in modo sano e positivo ciò che ho creato”.

6. Puoi raccontarci come hai incontrato Fabrizio Corona e come è nata la vostra collaborazione lavorativa che ha portato alla gestione del marchio Adalet?

“Con Fabrizio ci siamo conosciuti per pura casualità tramite un’amicizia comune. Si è creata subito empatia e intesa fra noi. Questo e la reciproca fiducia ha portato Fabrizio a confidarmi che aveva creato questo marchio e purtroppo in un momento difficile della sua vita, in cui aveva da seguire anche la sua agenzia ha dovuto accantonare questo progetto. Tanta è stata l’intesa nella condivisione di idee, progetti e ambizioni che ci siamo ritrovati a collabbrare per la gestione del marchio ADALET”.

7. Qual è stata la tua impressione iniziale su Fabrizio Corona e quali sono stati i tratti comuni che hanno contribuito a cementare la vostra amicizia e partnership lavorativa?

“Fabrizio mi ha fatto da subito una bella impressione, in quanto è una persona che sa quello che dice ed è molto schietto. Le luci dei riflettori a volte tendono ad abbagliare gli spettatori nascondendo la persona che vi è dietro. Come me è molto determinato e come dicevo prima condividiamo l’ambizione e il desiderio di creare qualcosa di importante. Sicuramente avere dei caratteri simili ha favorito la nostra partnership in ambito lavorativo e anche d’amicizia”.

8. Come descriveresti il vostro rapporto di collaborazione e amicizia nel corso degli anni?

“ll fatto che il nostro rapporto si basi sulla sincerità e sulla stima reciproca mi fa essere lungimirante a tal proposito. Credo, come ci si auspica che mantenendo questo tipo di rapporto, insieme riusciremo a portare aventi i nostri obiettivi comuni”.

9. Quali sono i progetti condivisi che avete sviluppato insieme sotto il marchio Adalet e quali sono stati i vostri obiettivi comuni?

“Vorremo far conoscere a più persone possibili il marchio ADALET, che attualmente tratta la linea Basic, ma il progetto è quello di realizzare diversi tipi di capi di abbigliamento, accessori, calzature, profumeria, magari anche con qualche limited edition. Attualmente la vendita è on-line tramite il sito ufficiale ADALET, ma tra i progetti c’è anche quello di aprire dei punti vendita in cui gustarsi, perché no, anche un buon caffè. Difatti avremo anche le cialde di caffè marchiato ADALET e sarà disponibile alla vendita”.

10. Infine, cosa pensi che il futuro riservi per te e per la tua partnership con Fabrizio Corona sotto il marchio Adalet?

“Spero che possiamo ritrovarci tra tanti anni ed essere soddisfatti di ciò che abbiamo creato sulla base della reciproca sofferenza ed esperienza di vita. Vorrei ringraziare Fabrizio per l’opportunità che mi ha dato per aver condiviso il suo sogno con me e portare avanti li marchio ADALET”.

Guarda la gallery della nuova collezione di Adalet in collaborazione con Fabrizio Corona

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