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Ferillona allusivona sull’Oscar mancato all’Italia

Purtroppo anche per Sabrina Ferilli non ha vinto Garrone: la seconda gaffe è sua ma, da furbastra qual è, meno diretta e quindi attaccabile come quella di Ceccherini.

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Se andiamo avanti su questa strada rischiamo di passare per un Paese che non sa perdere con dignità e pure un po’ ignorante. La prima gaffe sull’Oscar al miglior film straniero è una freddura di Massimo Ceccherini, prima ancora della proclamazione.

Ospite di Francesca Fialdini, augurandosi che Io capitano di Matteo Garrone vincesse la statuetta, ha provato a fare lo spiritoso, ma ha solo fatto calare il gelo in studio. «Sappiate che il film di Matteo Garrone è il più bello nella cinquina. Solo che non vincerà forse, perché vinceranno gli ebrei… Quelli vincono sempre…».

Purtroppo per lui, l’Oscar l’ha vinto un film inglese sulla Shoah, La zona di interesse, diretto da Jonathan Glaser, intellettuale che ha dichiarato; «Da ebreo rifiuto l’occupazione di Gaza». Ergo, il vaticinio di Ceccherini, dopo la Notte degli Oscar, lo ha messo all’angolo e indotto a fare pubbliche scuse, “sculacciato” persino dalla moglie.

L’arte dei sottintesi

Purtroppo anche per Sabrina Ferilli non ha vinto Garrone: la seconda gaffe è sua ma, da furbastra qual è, meno diretta e quindi attaccabile come quella di Ceccherini. In attesa dell’annuncio nella serata al Dolby Theatre, l’attrice ha postato: “Se dovesse vincere l’Oscar La zona di interesse, so perché vincerebbe, non certo perché è un film migliore di Io capitano. Io Tifo Italia. Tifo Garrone!».

Nella sottile arte dei sottintesi, va riconosciuto, se la cava bene. Però l’eco delle polemiche è partito e la maggior parte dei commentatori hanno letto tra le righe un riferimento al giudizio espresso da Ceccherini. Senza fare il moralista, David Parenzo dice: «Conosco Sabrina Ferilli e mi sta anche simpatica, spero che chiarisca al più presto quello che voleva dire, perché non va bene seminare il dubbio. Ma diciamolo chiaramente: La zona di interesse ha vinto perché è un grande film, lo dice anche il pubblico».

La cantonata di Televideo

Per finire, intorno al miglior film straniero ne succedono davvero di cotte e di crude. Come la baggianata scritta su Televideo, dove si afferma che La zona di interesse è un film su Schettino, mentre è su un comandante di Auschwitz.

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