Home GOSSIP Gomez e D’Agostino: i due giornalisti scoprono l’acqua calda dicendo che Mahmood...

Gomez e D’Agostino: i due giornalisti scoprono l’acqua calda dicendo che Mahmood e Mengoni sono gay

I due giornalisti hanno divulgato il segreto di pulcinella. Hanno detto che i due cantanti sono omosessuali. Ma dai?!

Una scoperta clamorosa dei due giornalisti

Peter Gomez e Roberto D’Agostino hanno divulgato pubblicamente qualcosa che mai ci saremmo potuti immaginare: l’orientamento sessuale di Mahmood e Marco Mengoni. “Sono gay dichiarati” hanno affermato i due giornalisti durante la loro partecipazione a “Che sarà” su Rai3, condotto da Serena Bortone.

Mengoni e Mahmood potrebbero essere una coppia? Ma va…

La mano di Marco Mengoni appoggiata alla spalla di Mahmood durante la prima serata di Sanremo 2024 ha risvegliato nel pubblico la curiosità sull’orientamento sessuale dei due cantanti e fatto fantasticare su una eventuale relazione tra i due. Al netto delle fantasie, nessuno dei due si è mai espresso apertamente a riguardo, essendo entrambi molto riservati sulla propria sfera privata. Eppure, come appena detto, durante l’ultima puntata del programma di Bortone, c’è chi si è preso la briga di dire l’ovvio.

Ma sono veramente questi i temi che trattano i giornalisti in Rai?

Temi di un certo livello si trattano in trasmissione. Fra tutti, il più importante, quello dei diritti civili. Ed è stato a questo punto che è stata trasmessa una clip che riassumeva le dichiarazioni dei due cantanti durante il Festival di Sanremo. Marco Mengoni, con il suo preserbacino, ha affermato che «tutti i baci sono uguali». Mahmood ha invece detto: «Viva le differenze, viva la libertà di pensiero sempre e comunque». Nella clip anche BigMama: «Dedico questa esibizione alla comunità queer. Amate liberamente, potete farlo». 

E dopo la clip, l’illuminazione

È stato dopo la clip che il dibattito in studio si è focalizzato sull’orientamento sessuale di Marco Mengoni e Mahmood. Il primo a prendere parola è stato Roberto D’Agostino: «L’anno scorso ci fu lo scandalo di Rosa Chemical che baciò Fedez. Quest’anno Mengoni, che è gay dichiarato, con il giochino dell’ammazzamosche di plastica, ha baciato solo donne. Non ha baciato Amadeus».

Prende parole l’altro archeologo

Serena Bortone ha poi ripreso le dichiarazioni del generale Vannacci sulla gonna indossata da Marco Mengoni durante il Festival: «Ognuno è libero di indossare quello che vuole, ma non si stupisca poi Marco Mengoni se qualcuno ride di lui perché indossa una minigonna». Ed è qui che Peter Gomez è intervenuto parlando di Mahmood.

«Alessandro lo conosco da tantissimi anni e conosco sua mamma. Ho visto il suo primo concerto prima che partecipasse a Sanremo. Rispetto alla questione della gonna… Anche Alessandro è gay dichiarato ecc. Però c’è una cosa che mi raccontava sua mamma. Ad un certo punto, quando Alessandro era piccolo, torna a casa da scuola e gli parla di un altro bambino. E la mamma non riesce a capire. Poi, ad un certo punto, capisce che il bambino, con le strisce gialle e nere, ed era cinese. Questo cosa vuol dire? Che negli occhi dei ragazzi, di questa generazione, tutte queste cose, anche la gonna. Mahmood non è maghrebino, ha un padre maghrebino ma lui apparteneva alla gang dei sardi. E’ cresciuto sempre con la mamma. Ha 120 cugini a Gratosoglio. A Salvini ho risposto, quando se la prendeva con lui: “‘Non hai capito… Lui è più italiano di te. E’ sardo, parla il dialetto sardo. E’ l’Italia di oggi». 

La replica non arriverà mai, ma, soprattutto, a che serve?

Dopo questa allucinante scoperta richiesta da nessuno – poiché palese a tutti – non è arrivata nessuna replica, proprio perchè non ce n’è bisogno.

Articolo precedenteImpagnatiello: le continue ricerche per avvelenare Giulia Tramontano
Articolo successivoIl prete tiktoker che parla di mentalità mafiosa sul televoto e un certo giornalismo si indigna per avere qualche consenso in più
Avatar photo
Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.