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Meloni vs Schlein: confermato il duello televisivo

Sempre più vicino il duello televisivo tra la segretaria del Pd e la Premier: la conferma è arrivata

La conferma del duello

Si avvicina il duello televisivo tra la segretaria del Pd Elly Schlein e la premier Giorgia Meloni in vista delle elezioni europee. La conferma arriva direttamente dal lavoro dei rispettivi staff sui delicati dettagli dell’operazione.

Sarà un bel pranzo

In un contatto telefonico i più stetti collaboratori delle due leader hanno ribadito la volontà di entrambe di esserci. Insomma, sfida tv confermata.

Restano da definire alcuni particolari, che particolari non sono: per questo gli staff hanno già fissato un incontro per la prossima settimana. Un pranzo, secondo quanto si apprende, in cui saranno approfondite diverse questioni. La prima questione da valutare è se il duello debba essere soltanto uno, oppure se sia il caso di giocare un doppio match, con andata e ritorno, magari in due diverse emittenti. E il luogo della sfida non è un dettaglio da poco.

Massima riservatezza, è tutto da scoprire

La conferma del duello, però, non porta per ora le due avversarie a scoprire le carte. Sia la presidente del Consiglio che la segretaria del Pd non hanno ancora deciso di sciogliere le loro riserve sulla discesa in campo per le elezioni europee.

Dalle parti del Pd, anche i più vicini alla leader ammettono di non saperne nulla. “Una scelta personale”, dice qualcuno, “ma con questa destra in Ue, di certo dobbiamo usare tutti gli strumenti necessari per batterli”.

Dall’altra parte, tutti si aspettano una candidatura della premier, ma a Palazzo Chigi sulla faccenda vige la massima riservatezza.
Proprio Giorgia Meloni, nel tradizionale incontro annuale con la stampa, aveva accolto la sfida lanciata da Elly Schlein sul confronto tv.

Guerra per ospitare l’evento

Da quel momento è corsa aperta per ospitare l’evento elettorale più atteso, anche se dalle reti televisive le bocche restano cucite. Sky TG24 sarebbe intenzionata a giocare il vantaggio di aver posto la questione in conferenza stampa.

Per la Rai, Bruno Vespa ha provato per primo ad accaparrarsi lo spazio per il dibattitto. E nella contesa c’è anche La7, che con Enrico Mentana non resta a guardare.

Ma quando avverrà tutto questo?

Sulle date invece, potrebbero essere le regole elettorali e restringere le tempistiche. Dai primi di aprile le norme sulla par condicio potrebbero complicare gli equilibri, ma in molti sono convinti che le due leader andranno in video prima, probabilmente nel mese di marzo. Intanto, Meloni e Schlein hanno già cominciato ad alzare il livello dello scontro verbale, sia in Aula che fuori, con affondi mirati e sempre più frequenti botta e risposta. 

Tutto parte di una lunga tradizione italiana

I testa a testa in uno studio tv hanno una lunga tradizione in Italia, dai confronti fiume tra Marco Pannella e Giorgio Almirante ai dibattiti tra Silvio Berlusconi e Romano Prodi, memorabili per la profonda differenza di approccio dei due leader ai temi sul tavolo Anche i due Mattei, Renzi e Salvini, si sono lanciati il guanto della sfida e hanno affrontato con determinazione le telecamere. In questo genere di duelli, un elemento fondamentale è la retorica come la intendevano gli antichi Greci: l’abilità oratoria, il carisma nell’esporre le proprie vedute, la preparazione capillare sugli argomenti in questione. Prima ancora che pensare se il derby finirà con una vittoria o un pareggio, Meloni e Schlein dovrebbero ripassare spulciando le teche Rai questi maestri di comunicazione. Tirando le somme, però, sicuramente sarà un evento di grandissimo interesse. Per la prima volta, saranno due donne leader a muovere le proprie pedine sul tavolo degli scacchi. In secondo luogo, va ricordato che con le stagioni dei governi tecnici, alla Mario Monti o Mario Draghi, il massimo della tenzone veniva accordato ai giornalisti in gremite e dispersive conferenze stampa. Di rado, forse mai, si concedevano a una discussione con i leader di maggioranza e opposizione.

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.