Home RUBRICHE Dillinger incontra la “Signora Italiana”

Dillinger incontra la “Signora Italiana”

196

Intervista all’autrice del libro “La signora Italiana”, Francesca Bocchi:

Redazione: Come ti e’ venuta l’idea di questo libro? Il libro è stato la trasmissione scritta alle domande delle tante pazienti che si rivolgono a me quotidianamente. L’Italia è intrisa di una ricchezza e bellezza che va scoperta, svelata, valorizzata e la donna deve farsi portavoce nel mondo di tutto quello che possediamo nel nostro patrimonio artistico e umano.

2 – E’ vero che la bellezza salverà il mondo?

La bellezza renderà il mondo più soave e obbligherà a guardarlo con altri occhi. Solo uno sguardo consapevole e rivolto verso l’Alto potrà cogliere la meraviglia che ci circonda. La bellezza da sola però non basta: va riconosciuta, tutelata, difesa ed esaltata, deve tendere verso una dimensione più nobile a cui l’uomo è chiamato. La bellezza predispone la nostra mente e il nostro cuore a uno stato di piacere avvolto da una scintilla di serenità.

3 – “Volersi bene” non lo trovi un atto egoistico, forse sarebbe più importante voler bene al prossimo, specie di questi tempi?

Non si può voler bene agli altri se non si è in grado di amare prima di tutto se stessi, ma questo non significa chiudersi in un atteggiamento arido e sterile. Volersi bene è fondamentale per capire cosa sia la cura, il benessere fisico e psico l’equilibrio e quindi poter insegnare alle persone a fare “proprio” questo
“bene” e moltiplicarlo. Possedere il proprio benessere è lo strumento per poterlo divulgare all’altro, a chi non lo conosce e a chi non ha avuto la fortuna di essere amato e quindi amarsi fin dalla tenera età.

4 – Quale e’ stato l’ultimo libro che hai letto?

“Agrippina, la sposa di un mito” di Lorenzo Braccesi. Agrippina minore, la matrona più famosa di Roma che riuscì ad abbattere gli ostacoli che l’avrebbero voluta relegata in casa, a occuparsi delle questioni domestiche, come ci si aspettava delle donne “virtuose”, invece ancora giovane, raggiunse la dignità di Augusta, ponendosi sullo stesso piano del marito.

5- La prefazione è di Feltri, un personaggio piuttosto discusso… come mai questa scelta?

Vittorio è un uomo che ama le donne, è curioso del loro mondo, le stima, le apprezza ed è attento ai minimi particolari di ognuna. Sa riconoscerle e divertirle senza mai essere lezioso. E poi ama i gioielli come me!

6- Se dovessi definire la vera “Signora Italiana” con un solo aggettivo, quale utilizzeresti?

La sessualità moderna inserita in una dimensione che è quella della “signora”. Il rapporto fisico visto e analizzato dal punto di vista neuro-fisico, una dicotomia unica, irripetibile che va vissuta come tale, con sentimento e trasporto. Avrei aggiunto un capitolo solo sulle scarpe, tanto amate dalle donne!

7- Quale ritieni che possa essere stato il passaggio più difficile di questo lavoro, se avessi la possibilità di aggiungere un capitolo cosa inseriresti?

Si ho iniziato a scrivere e sarà un libro che tratterà di un sodalizio con un personaggio italiano molto controverso e da me molto amato.

8- Ci sono altri progetti letterari in vista?

I soldi servono per facilitarci la vita ma serve soprattutto saperli spendere bene e il libro insegna questo. Creare il nostro benessere deve essere un obiettivo quotidiano e si realizza anche attraverso il lavoro, i progetti e la realizzazione di ciò che ci proponiamo. In Italia abbiamo tutto per essere delle “signore” riconoscibili ovunque, la potenza delle nostre radici deve contagiare chi ci sta intorno. Virtute progredior.

Articolo precedente“L’aborto non è un diritto”: le parole pronunciate in un convegno alla Camera.
Articolo successivoGiulia Nati, che squallore… e c’è pure qualcuno che le chiama “influencer” e “imprenditrici digitali”
Avatar photo
Dal 2 ottobre 2023 é online la nuova testata giornalistica www.dillingernews.it. Dillinger è un progetto editoriale con le idee chiarissime; non dover dire grazie a nessuno e in nessun caso, la nostra libertà editoriale è supportata da tutti coloro che credono in un progetto nuovo e che non si riconoscono in ciò che gli viene proposto quotidianamente dalle "grandi fazioni", dagli amichetti dei circuiti del fashion, dai baciapile delle amministrazioni e da tutti quelli che hanno la presunzione di ricevere finanziamenti pubblici: noi non li riceviamo. Sia chiaro. Siamo liberi e vogliamo rimanere tali, non esiste l'informazione pulita e quella sporca... serie "A" o serie "B". Siamo un organo di informazione disintermediato. Le macchine editoriali sono cosi articolate che le grandi testate arrivano quasi sempre in ritardo e con contenuti di "commento", che non aggiornano che non informano realmente il lettore, piuttosto gli formano un'idea un punto di vista. Possiamo farlo anche noi e in tanti casi pure meglio! Ci piace cazzeggiare e blastare, certo, ma non siamo solo una banda di psicopatici, maniaci dei cazzi altrui... siamo tanto altro , lo vedrete e lo leggerete! Lavorano in questa redazione esperti di comunicazione e giornalisti professionisti. Anche tanti giovani ai quali è data la possibilità di scrivere e partecipare a un progetto cross mediale. In questa redazione si cresce anche come persone, si impara, si capiscono i meccanismi della comunicazione e dell'informazione. Qui cerchiamo tutti i giorni di essere veri e reali, umani e "banditi". Garantiamo: libertà da qualsiasi forma di ipocrisia! Siamo sempre pronti ad accogliere chiunque abbia una storia e desidera condividerla con gli altri. Il branding del giornale è ispirato ai fuorilegge della storia... L'informazione può diventare un'arma, questa è la metafora del nostro giornale. La contrapposizione tra bene e male, tra buono e cattivo genera le storie che cerchiamo di raccontare.