Home Inchiesta calcio La polizia in casa di Fabrizio Corona. Cercano le prove sullo scandalo...

La polizia in casa di Fabrizio Corona. Cercano le prove sullo scandalo delle scommesse nel calcio

2806
La Polizia in casa di Fabrizio Corona
La Polizia in casa di Fabrizio Corona

La Polizia in casa di Fabrizio Corona alla ricerca delle prove sul nuovo scandalo del calcio. Non abbiamo fatto neppure in tempo a pubblicare il pezzo già pronto su quelle che sono le sue nuove rivelazioni sulle scommesse che una pattuglia di agenti si è presentata all’indirizzo dell’abitazione milanese di Corona per accompagnarlo alla questura di Fatebenefratelli su invito di Manuela Pedrotta, la giudice inquirente torinese che sta indagando sul filone del calcio scommesse.

La polizia in casa di Fabrizio Corona

Come aveva rivelato Fabrizio sarebbero altri due, entrambi calciatori della nazionale, ad essere coinvolti. Uno di loro, addirittura, avrebbe piazzato scommesse sulla sua stessa squadra mentre era seduto in panchina. Ovvio quindi che la magistratura sia interessata ad avere i segreti di Corona in anteprima. Alla faccia di Repubblica che sosteneva che l’indagine non era collegata alle rivelazioni di Fabrizio.

Ne vedremo delle belle!

Questo porta noi a dover attendere ancora un attimo per l’attesissima intervista. Ma tranquilli, appena lo lasciano libero saremo i primi a parlare con lui e ad ascoltare le sue rivelazioni. L’inchiesta di Corona sul mondo del calcio è appena iniziata. Ora la palla passa a lui… e alla polizia. Fabrizio viene interrogato in questi momenti… ne vedremo delle belle!

Articolo precedenteScommesse: Fagioli e non solo, Fabrizio Corona è pronto a svelare altri nomi di calciatori coinvolti
Articolo successivoScommesse sul calcio. Corona: “Non solo Fagioli, anche Tonali e Zaniolo scommettono sulle partite”
Avatar photo
Dal 2 ottobre 2023 é online la nuova testata giornalistica www.dillingernews.it. Dillinger è un progetto editoriale con le idee chiarissime; non dover dire grazie a nessuno e in nessun caso, la nostra libertà editoriale è supportata da tutti coloro che credono in un progetto nuovo e che non si riconoscono in ciò che gli viene proposto quotidianamente dalle "grandi fazioni", dagli amichetti dei circuiti del fashion, dai baciapile delle amministrazioni e da tutti quelli che hanno la presunzione di ricevere finanziamenti pubblici: noi non li riceviamo. Sia chiaro. Siamo liberi e vogliamo rimanere tali, non esiste l'informazione pulita e quella sporca... serie "A" o serie "B". Siamo un organo di informazione disintermediato. Le macchine editoriali sono cosi articolate che le grandi testate arrivano quasi sempre in ritardo e con contenuti di "commento", che non aggiornano che non informano realmente il lettore, piuttosto gli formano un'idea un punto di vista. Possiamo farlo anche noi e in tanti casi pure meglio! Ci piace cazzeggiare e blastare, certo, ma non siamo solo una banda di psicopatici, maniaci dei cazzi altrui... siamo tanto altro , lo vedrete e lo leggerete! Lavorano in questa redazione esperti di comunicazione e giornalisti professionisti. Anche tanti giovani ai quali è data la possibilità di scrivere e partecipare a un progetto cross mediale. In questa redazione si cresce anche come persone, si impara, si capiscono i meccanismi della comunicazione e dell'informazione. Qui cerchiamo tutti i giorni di essere veri e reali, umani e "banditi". Garantiamo: libertà da qualsiasi forma di ipocrisia! Siamo sempre pronti ad accogliere chiunque abbia una storia e desidera condividerla con gli altri. Il branding del giornale è ispirato ai fuorilegge della storia... L'informazione può diventare un'arma, questa è la metafora del nostro giornale. La contrapposizione tra bene e male, tra buono e cattivo genera le storie che cerchiamo di raccontare.