Gaza, la lunga marcia del contrappasso
Quasi per una crudele legge del contrappasso, la marcia dei palestinesi verso il nord della Striscia di Gaza nasconde una venatura escatologica. Ribaltando il passaggio del Mar Rosso, con Mosé e il suo bastone che divisero le acque per l’affrancamento degli israeliti dalla schiavitù subita dall’Egitto, ora è un fiume di musulmani ad attraversare il “Corridoio”: una spaccatura larga...
Trump: “Gaza è in demolizione, per la pace spostiamo i palestinesi in Egitto e Giordania”
«Ripulire Gaza». È il Trump-pensiero per una pace solida in Medio Oriente: radunare i palestinesi e trasferirli di forza in Egitto e Giordania. Perché per lui la Striscia è «un sito in demolizione». «Stiamo parlando probabilmente di un milione e mezzo di persone», motiva The Donald alla stampa. «Semplicemente ripuliamo l’intera zona e diciamo: «È finita!”. Quasi tutto è demolito...
Al centro dello scontro tra Israele e Hamas: la vicenda di Arbel Yehud, giovane ostaggio e il destino di Gaza Nord
Arbel Yehud, tedesco-israeliana di 29 anni, si trova al centro di un duro braccio di ferro tra Israele e Hamas che ha portato al blocco del rientro degli sfollati a Gaza Nord. Rapita il 7 ottobre 2023 insieme al fidanzato Ariel Cunio nel kibbutz Nir Oz, Yehud è stata trattenuta da Hamas, che inizialmente ne aveva promesso il rilascio...
Trump rilancia un piano controverso per Gaza: la comunità internazionale si divide
Donald Trump torna a scuotere le acque del Medio Oriente con un piano destinato a far discutere. Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato un progetto per "ripulire" Gaza, proponendo che Egitto e Giordania accolgano temporaneamente o permanentemente i palestinesi residenti nei territori. "Stiamo parlando di un milione e mezzo di persone, e noi ripuliremo tutto", ha dichiarato, definendo...
La primadonna del giornalismo Cecilia Sala intervista Zelensky a Kiev
Dopo la consacrazione a icona del giornalismo in prima linea a Che tempo che fa, Cecilia Sala è moneta sonante da spendere per avere la massima visibilità mediatica. Ed eccola inviata in Ucraina da Il Foglio – creatura originariamente di Veronica Lario e Giuliano Ferrara – per intervistare Volodymyr Zelensky. “Sono tornata a Kyiv”, posta su Instagram 16 giorni dopo...
Putin apre a Trump, ma per la pace in Ucraina a casa Zelensky
La strada della diplomazia è lastricata di posti di blocco e di passaggi a livello. Vladimir Putin vira e abbandona la linea di fermezza con gli Stati Uniti: la seconda presidenza Trump vale una possibile apertura a un confronto sulla fine della guerra in Ucraina. Il presidente russo non si fa intimidire dalle «tasse, dazi e sanzioni se non verrà...
Hamas libera quattro soldatesse israeliane
Dopo i tre civili liberati il 19 gennaio da Hamas, l’accordo di cessate il fuoco segna un’altra tappa sabato 25, con il rilascio di quattro soldatesse israeliane. L'ufficio di Netanyahu ha confermato di aver ricevuto la lista dei nomi. Come riferisce la Bbc, si tratta di Karina Ariev, Daniella Gilboa, Naama Levy e Liri Albag. Chi sono L'ultima immagine di Liri...
Trump vuole chiudere la guerra in Ucraina: “Pronto a incontrare Putin”
Donald Trump torna a ribadire la sua intenzione di "mettere fine alla guerra orribile" in Ucraina. Intervenendo in videoconferenza al World Economic Forum di Davos, il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato: "Mi piacerebbe incontrare Putin presto", aggiungendo che anche "l'Ucraina è pronta a un accordo". Dalla Russia, la risposta è arrivata immediata. Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha dichiarato:...
Netanyahu: “La tregua è temporanea”. Trump: “Continui a fare quel che deve fare”
Si è preso con calma il suo tempo, ma alla fine il belluino Bibi ha riconosciuto quel che più o meno tutti avevano già colto: «La tregua è temporanea». Scoprendo l’acqua calda, perché il concetto di transitorietà è insito nel significato di “cessate il fuoco”. Netanyahu si fa forte sostenendo che sia Biden sia Trump gli abbiano lasciato mani...
Gaza, quel cessate il fuoco “a scadenza”
Prima l’ok del gabinetto di sicurezza israeliano pur con la bocciatura dell’estrema destra, a notte fonda l’approvazione del governo di Netanyahu al cessate il fuoco con 24 ministri favorevoli e 8 contrari. Alle 12,15 di domenica 19 gennaio dovrebbe scattare lo stop alle ostilità e, alle 16, i primi scambi di ostaggi e prigionieri. Restano profondi dubbi sulla possibilità...