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Il DNA che riapre il caso Garlasco: sotto le unghie di Chiara Poggi non per contaminazione, ma per difesa

Una svolta dopo quasi vent’anni

Un frammento di DNA, minuscolo ma decisivo, riapre le ferite del delitto di Garlasco. Diciotto anni dopo l’omicidio di Chiara Poggi, un nuovo esame genetico riporta al centro dell’inchiesta Andrea Sempio, amico di famiglia e nome noto già nelle prime fasi delle indagini. Le tracce biologiche rinvenute sotto un’unghia della mano destra di Chiara apparterrebbero proprio a lui.

Le nuove analisi del RIS

A rendere pubblica la scoperta è stato “Ore 14 Sera”, il programma di Milo Infante su Rai 2, che ha mostrato in esclusiva i risultati dei nuovi test del RIS di Parma. Gli esperti, analizzando le provette contenenti le unghie tagliate durante l’autopsia, hanno trovato su tre frammenti un profilo genetico maschile compatibile con Sempio. La probabilità che si tratti di un’altra persona, spiegano, sarebbe infinitesimale.

Ma ciò che colpisce è la natura del contatto: non si tratterebbe di una contaminazione casuale, bensì di un contatto da difesa. Chiara, in altre parole, avrebbe graffiato il suo aggressore nel tentativo di respingerlo.

Dubbi, contestazioni e ombre

La difesa di Sempio, però, non ci sta. Gli avvocati sostengono che quei reperti, dopo anni di conservazione, siano deteriorati e potenzialmente manipolati. La catena di custodia – ovvero il percorso che i campioni hanno seguito dal sequestro fino al laboratorio – sarebbe tutt’altro che chiara. In un caso così vecchio, ogni minimo errore di conservazione potrebbe alterare il risultato.

La riapertura dell’inchiesta

Nonostante le contestazioni, la Procura di Pavia ha deciso di muoversi. Andrea Sempio è stato iscritto nel registro degli indagati per concorso in omicidio. Una decisione che riapre ufficialmente un fascicolo che molti credevano ormai chiuso, dopo la condanna definitiva a 16 anni di Alberto Stasi, l’ex fidanzato di Chiara Poggi.

Se le nuove analisi dovessero essere considerate attendibili, il processo che sembrava scolpito nella storia giudiziaria italiana potrebbe subire una clamorosa inversione.

Un mistero che non smette di parlare

Eppure, anche con la prova genetica, restano i vuoti. Il DNA, da solo, non racconta come e quando quelle tracce siano finite sotto le unghie della vittima. Non spiega se ci sia stato un contatto precedente tra Chiara e Sempio, né chiarisce la dinamica esatta dell’aggressione.

Diciotto anni dopo, il caso Garlasco continua a dividere, a confondere, a ferire. La scienza prova a dare risposte, ma la verità, come spesso accade nei delitti che diventano simbolo, sembra ancora sfuggire tra le maglie della memoria e del tempo.

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.