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CANCELLIERE TEDESCO MERZ CONTRO I CANDIDATI GAY

Le origini delle polemiche: Klaus Wowereit e “una cosa che non mi interessa”

Una delle prime volte in cui le posizioni di Merz sulla comunitĂ  omosessuale divennero di dominio pubblico risale al 2001. All’epoca, Klaus Wowereit, l’allora sindaco di Berlino, fece coming out con la celebre frase “Ich bin schwul – und das ist auch gut so” (“Sono gay – e va bene così”). La dichiarazione fu un momento storico per la Germania e per i diritti LGBTQ+.

Quando fu chiesto a Merz, all’epoca leader della fazione parlamentare dell’Unione Cristiano-Democratica (CDU/CSU), un commento su Wowereit, la sua risposta fu: “FinchĂ© non mi si avvicina, non mi interessa.”

Questa frase fu percepita come offensiva e denigrante. L’espressione “solange er sich mir nicht nähert” (“finchĂ© non mi si avvicina”) fu interpretata come un modo per prendere le distanze in modo dispregiativo dall’omosessualitĂ .


La controversia piĂ¹ grande: l’intervista del 2020 e il riferimento ai “bambini”

Il secondo episodio, e quello che ha avuto maggiore risonanza, si verificĂ² nel 2020. Durante un’intervista al quotidiano BILD, a Merz fu chiesto esplicitamente se un cancelliere omosessuale avrebbe potuto godere di un’accettazione universale in Germania. La sua risposta fu la seguente:

“Per quanto riguarda la questione dell’orientamento sessuale, finchĂ© rientra nell’ambito della legge e non riguarda i bambini — su questo punto raggiungo il mio limite assoluto — non è un argomento di discussione pubblica.” I bambini non si toccano.

Questa frase suscitĂ² un’ondata di indignazione immediata. Il riferimento ai “bambini” fu visto come un tentativo di collegare l’omosessualitĂ  alla pedofilia.

Critici di ogni schieramento politico, inclusi membri del suo stesso partito, lo accusarono di usare una retorica pericolosa e retrograda.

A seguito delle pesanti critiche, Merz cercĂ² di difendersi, sostenendo che le sue parole erano state “malevolmente interpretate”. SpiegĂ² che non aveva alcuna intenzione di fare un’associazione tra omosessualitĂ  e pedofilia. Aggiunse che il suo intento era quello di dire che “il sesso e la sessualitĂ  in generale non dovrebbero avere nulla a che fare con i bambini”, e che questo era il suo “limite assoluto”.

Questi episodi hanno contribuito a definire l’immagine pubblica di Friedrich Merz come un politico conservatore in senso tradizionale, lontano dalle sensibilitĂ  moderne. Se da un lato i suoi sostenitori lo vedono come un difensore dei valori classici, i suoi oppositori lo considerano un rappresentante di un’ala piĂ¹ retriva del suo partito. Le sue dichiarazioni sull’omosessualitĂ , insieme ad altre posizioni su temi come l’immigrazione o il ruolo delle donne, hanno reso la sua figura divisiva e hanno alimentato il dibattito su quanto la CDU si sia allontanata dall’era piĂ¹ moderata di Angela Merkel.

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