Le lettere sono partite. Donald Trump ha annunciato che oggi, 11 luglio, l’Unione Europea e il Canada riceveranno comunicazioni ufficiali dagli Stati Uniti sui nuovi dazi. Lo ha detto in un’intervista a NBC, ma quella destinata a Ottawa è già stata pubblicata sul social Truth. Risultato? Dal primo agosto, il Canada subirà un’imposizione tariffaria del 35% su tutti i prodotti esportati negli USA. Non è tutto. Trump ha anche preannunciato l’intenzione di estendere dazi generalizzati tra il 15% e il 20% sulla maggior parte degli altri partner commerciali. “Diremo semplicemente che tutti i Paesi rimanenti pagheranno, che sia il 15% o il 20%”, ha spiegato, con tono minaccioso. E ha aggiunto: “Sono deluso da Mosca. Lunedì farò un’importante dichiarazione. Vedremo cosa succede nelle prossime due settimane”.
Dazi al Canada
Un funzionario della Casa Bianca ha chiarito che le nuove tariffe del 35% non verranno applicate ai beni che rientrano nell’accordo di libero scambio tra Stati Uniti, Canada e Messico (USMCA). Ma tutti gli altri prodotti saranno colpiti dalla misura annunciata nella lettera indirizzata al primo ministro canadese Mark Carney. Il testo include anche un monito: “Se per qualsiasi motivo deciderete di aumentare le vostre tariffe, l’importo che indicherete verrà aggiunto al 35% che applicheremo”.
Trump accusa il Canada di non aver collaborato con Washington, in particolare sul contrasto al traffico di fentanyl, e di aver risposto ai precedenti dazi con nuove misure di ritorsione. “Invece di collaborare con gli Stati Uniti, ha reagito con i propri dazi”, si legge nella missiva. Tuttavia, se Ottawa dovesse impegnarsi al fianco degli USA contro il fentanyl, “potremmo considerare un aggiustamento”.
Parte la stangata
La nuova tariffa del 35%, ha ricordato Trump, rappresenta un salto rispetto al precedente 25%. Una scelta che mina i tentativi del premier canadese Carney di negoziare un’intesa commerciale con Washington. Trump, nel frattempo, ha esteso la sua guerra commerciale anche ad altri alleati: Giappone, Corea del Sud, e ha introdotto un dazio del 50% sul rame. L’irritazione nei confronti del Canada si era già manifestata il mese scorso, quando Ottawa ha cancellato una tassa sui servizi digitali che avrebbe colpito le Big Tech statunitensi, dopo che Trump aveva interrotto bruscamente i colloqui commerciali definendo quella tassa un “attacco palese”.
Russia nel mirino
Nell’intervista a NBC, il presidente ha lanciato un segnale anche a Mosca. “Sono deluso dalla Russia”, ha detto. Poi ha preannunciato un annuncio importante per lunedì 14 luglio e ha auspicato che il Senato approvi presto il pacchetto di sanzioni dirette a Vladimir Putin.