È una tragedia che scuote l’America quella che si sta consumando in Texas, dove le inondazioni hanno causato almeno 50 vittime, tra cui 15 bambine sorprese dalla furia dell’acqua mentre partecipavano a un raduno scout al Camp Mystic, nella contea di Kerr. Il fiume Guadalupe, straripato all’improvviso, ha travolto l’intero campo di Kerville, dove si trovavano circa 750 ragazzine tra i 7 e i 17 anni, arrivate per festeggiare il 4 luglio. Ma il bilancio è ancora provvisorio: risultano disperse almeno altre venti persone, molte delle quali sarebbero bambine. Solo nella contea di Kerr, si contano al momento 43 vittime.
Trump approva gli aiuti, ma dal golf club. E monta la polemica
Solo nella giornata di ieri è arrivata la conferma ufficiale della dichiarazione di disastro federale: a firmarla è stato Donald Trump, che ha accolto la richiesta del governatore repubblicano del Texas, Greg Abbott. La decisione è arrivata mentre l’ex presidente si trovava nel suo golf club in New Jersey, dove sta trascorrendo il weekend. Un dettaglio che ha fatto infuriare l’opinione pubblica, alimentando le polemiche sulla gestione dell’emergenza e sulla lentezza delle risposte. La CNN ha ricordato come in passato la Casa Bianca trumpiana abbia rifiutato altri interventi di soccorso federale, scaricando sui singoli Stati la responsabilità di rispondere alle calamità. Nel mirino, ora, anche il ruolo giocato da Elon Musk nei tagli al sistema meteo nazionale.
L’allerta che non è mai arrivata. E il ruolo di Elon Musk nei tagli al servizio meteo
Una delle accuse più pesanti riguarda proprio l’assenza di un’allerta meteo adeguata. Nessuna segnalazione tempestiva dell’onda anomala di 8 metri che in meno di un’ora ha devastato le rive del Guadalupe, sorprendendo le famiglie accampate e i campeggi giovanili della zona. Un vuoto che secondo molti analisti sarebbe legato ai drastici tagli imposti negli ultimi sei mesi da Elon Musk. Le misure di contenimento della spesa decise dal magnate hanno colpito duramente anche il National Weather Service e la National Oceanic and Atmospheric Administration, due agenzie federali cruciali per il monitoraggio e la previsione di eventi estremi.
L’allarme inascoltato degli scienziati: “Così si rischia la vita delle persone”
Già nei mesi scorsi, diversi ex direttori delle agenzie meteo avevano lanciato l’allarme: ridurre fondi e personale avrebbe potuto portare a “perdite di vite umane evitabili”. Ed è quello che sembra essersi verificato in Texas. Il giudice della contea di Kerr, Ron Kelly, ha dichiarato senza mezzi termini: “Non abbiamo ricevuto nessun avviso. Nessuno ci aveva detto che questa inondazione stava per arrivare”. Parole durissime, che trovano conferma anche nelle dichiarazioni di W. Nim Kidd, responsabile della Divisione di gestione delle emergenze del Texas: “Il National Weather Service, a inizio settimana, aveva previsto solo 15 centimetri di pioggia. Nulla che facesse immaginare un evento di questa portata”.
Una sottovalutazione costata decine di vite. E che ora apre interrogativi pesanti sulla responsabilità politica e tecnica di una catena di decisioni che, tagliando fondi e personale, ha lasciato il territorio senza difese.