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Don Ciro Panigara, sei minori abusati e un passato di silenzi: trasferito di parrocchia in parrocchia, nessuno ha mai denunciato

Sei ragazzini tra gli 11 e i 13 anni, due diversi paesi della provincia di Brescia, un solo nome al centro dell’inchiesta: Don Ciro Panigara, 48 anni. Cinque dei presunti episodi risalgono agli anni tra il 2011 e il 2013, quando Panigara era parroco ad Adro, in Franciacorta. L’ultimo è avvenuto recentemente a San Paolo, nella Bassa, in un oratorio in cui era tornato a operare con adolescenti. È lì che un minore ha parlato. Ed è da lì che, a gennaio, è partita l’indagine.

La Procura di Brescia, coordinata dalla pm Ines Bellesi, ha aperto un fascicolo per violenza sessuale aggravata. La Curia ha rimosso il sacerdote lo scorso 5 gennaio, a due mesi dall’insediamento nella nuova parrocchia. La miccia si è accesa quando un ragazzo ha raccontato di quanto accaduto durante una tre giorni in oratorio: un invito a dormire sul materassino accanto al sacerdote, un gesto improvviso, una mano forzata in una situazione che il minore ha inizialmente faticato a interpretare. Il giorno dopo ha parlato con una delle educatrici, e la notizia è arrivata alla segreteria della parrocchia. Da lì, alla Curia. Poi ai magistrati.

È solo allora che è emersa la storia precedente. La Procura ha scavato indietro nel tempo. Cinque presunte vittime, tutte ad Adro, raccontano di attenzioni fisiche, contatti ravvicinati, episodi ripetuti. Si trattava per lo più di momenti in cui il prete li faceva sedere sulle ginocchia con la scusa di farli giocare o insegnare l’uso del computer. All’epoca nessuno denunciò nulla. Panigara fu semplicemente spostato. Fu rimosso dalla parrocchia nel 2013 e mandato a fare il cappellano all’ospedale Poliambulanza di Brescia. In seguito fu trasferito ancora: vicario a Leno, poi a Milzanello, Porzano, infine amministratore a Visano.

Un percorso ininterrotto all’interno della diocesi, senza mai un’indagine formale, senza mai un processo. Fino al 2024. Quando a San Paolo, dopo più di dieci anni, Panigara è tornato a interagire con adolescenti. Il nuovo caso ha riaperto tutto.

Oggi l’accusa è chiara. Il sacerdote è indagato per violenza sessuale aggravata su sei minori. Ma sotto la lente ci sono anche le responsabilità istituzionali: chi sapeva, e perché non ha parlato. Per anni la soluzione è stata spostare, trasferire, allontanare. Mai denunciare. Ora la giustizia ha aperto gli occhi. Ma per sei ragazzi, e forse altri ancora, potrebbe essere troppo tardi.

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