Gli atti dell’indagine penale nei confronti di John, Lapo e Ginevra Elkann entrano a far parte del processo civile tra i tre fratelli e la loro mamma Margherita Agnelli. Margherita figlia di Marella Caracciolo e dell’Avvocato Gianni Agnelli. Lo ha deciso oggi, martedì 10 dicembre, la giudice Stefania Aloj, accogliendo la richiesta che i legali di Margherita Dario Trevisan e Valeria Proli le avevano presentato nell’udienza di ieri. Questo potrebbe essere decisivo per la causa in corso.
Le carte del processo penale in cui gli Elkann e altri indagati rispondono di dichiarazione fraudolenta, truffa ai danni dello stato e falso ideologico documentano la residenza in Italia di Marella Caracciolo, negli ultimi anni della sua vita. Peccato che risultava fosse residente in Svizzera e, su questo presupposto, si basavano anche gli accordi del 2004 per l’eredità dell’Avvocato, al centro della causa civile.
Margherita li aveva sottoscritti con i figli, rinunciando alle partecipazioni nelle società di famiglia e a ogni pretesa riguardo alla successione del padre e della madre. Poi li ha disconosciuti, sostenendo che le erano state nascoste le reali dimensioni del patrimonio di famiglia. Così partita la causa civile e, dopo un suo esposto, quella penale, in cui la procura documenta un presunto piano illegale degli Elkann per eludere il fisco.
“Oggi la vertenza è più aperta che mai” aggiungevano i legali di Margherita a margine dell’udienza di ieri. Oggi, gli avvocati dei fratelli Elkann, precisano: “Il giudice ha ammesso la produzione dei documenti che originano dal procedimento penale in corso, ma ha dichiarato tardive e inammissibili le richieste di parte attrice (Margherita Agnelli, ndr) per nuovi mezzi di prova”.
