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Elon Musk e il chip Neuralink nel cervello: sicuri che il suo… stia funzionando correttamente?!

Elon Musk, ormai l’abbiamo capito, è un potente del pianeta (almeno a giudicare dal suo conto in banca), fantasioso e visionario. Estremamente egoreferenziato, non si è ancora capito esattamente se sia un inguaribile utopista che ambisce a risolvere con le sue iniziative i grandi problemi dell’umanità o un miliardario spregiudicato con una visione del mondo davvero da incubo.

Cine-fantascienza che si avvia a diventare realtà

La sua ultima trovata è rappresentata da un particolare disapositivo da installare nel cervello, connesso ad un computer esterno attraverso il pensiero. Quella che fino a pochi anni fa poteva sembrare davvero fantascienza, buona per qualche sceneggiatura cinematografica, potrebbe entro breve trasformarsi in realtà. Naturalmente non alla portata di tutti ma solo di facoltosi utenti.

La cultura cyborg diventa realtà

Il nome di questo progetto si chiama Neuralink, una startaup che domenica scorsa ha provveduto ad impiantare il primo dispositivo in un essere umano. Il paziente – che potremmo considerare a tutti gli effetti una specie di ambasciatore della cultura cyborg si sta «riprendendo bene. I risultati iniziali mostrano un promettente rilevamento dei picchi di neuroni». Queste le parole pubblicate su X da Elon Musk, l’imprenditore che nel 2016 ha fondato l’azienda di neurotecnologie.

Inserito dritto dritto nel cervello

Gli obiettivi targati Neuralink sono senza dubbio ambiziosi, agendo sul cervello di chi soffre di problemi neurologici e lesioni traumatiche, leggendo le onde celebrarli. Dalle dimensioni di cinque monete impilate, il dispositivo attraverso un intervento chirurgico viene inserito nel cervello del paziente, ponendosi come ambiziosi traguardi la cura di malattie come la SLA o il Parkinson. In futuro riuscendo anche a realizzare una relazione sempre più stretta tra uomo e AI. Con tutto il bagaglio di ipotesi suggestive e innovative… ma anche con un certo margine di inquietudine per i risvolti, inaspettati o mani polati da terzi, chetutto questo potrebbe contemplare.

Visioni futuristiche che hanno generato polemiche

Prima della scorsa estate la società di Musk aveva annunciato di aver ricevuto l’ok da parte dalla Food and Drug Administration per sviluppare i primi test sull’uomo. Poi è iniziata la fase di arruolamento dei volontari, dopo una fase di test su alcuni animali. Cosa che, c’era da scommetterci, ha scatenato critiche da parte di molti attivisti, che denunciano un abuso dei diritti degli animali che non rispetta l’Animal Welfare Act, legge che regolamenta la sperimentazione su di essi. Futuro distopico quello che ci aspetta?!? Ipotesi a parte, speriamo solo che Neralink non si comporti come le Tesla che, di recente, in USA si sono bloccate, causa l’ondata generale di gelo che l’ha investita…

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