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Garlasco, il ritorno delle ombre: spuntano foto inedite di Sempio sul luogo del delitto

Un caso che non smette di cambiare forma

Diciotto anni dopo, il delitto di Garlasco continua a ribollire sotto la superficie. Ogni volta che sembra tutto cristallizzato, arriva un nuovo tassello a incrinare le certezze. Ora tocca a una serie di fotografie inedite: scatti che nessuno aveva mai visto, custoditi in un hard disk dato per morto e riportato in vita come un reperto che non vuole scomparire. Immagini che immortalano Andrea Sempio — oggi indagato per l’omicidio di Chiara Poggi — davanti alla casa della vittima il giorno stesso del delitto.

Le immagini che riaprono la scena

Le foto, pubblicate dal canale “Bugalalla Crime” della youtuber Francesca Bugamelli, mostrano Sempio presente due volte in via Pascoli, tra le 15:38 e le 16:14 del 13 agosto 2007. Nessuna folla, nessuna “calca” come lui stesso dichiarò nei verbali: solo un piccolo gruppetto di persone, alcune autorità, qualche cronista. E il suo volto, prima al volante della Daewoo Lanos bianca, poi a piedi, accanto al padre, a parlare con i giornalisti. Scene nitide, puntuali, che non coincidono del tutto con il racconto di allora.

La Procura di Pavia torna sul campo

Non è un dettaglio da niente: è sufficiente perché la Procura di Pavia e i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano decidano di acquisire gli scatti in originale.
In un caso che da anni si alimenta di contraddizioni, omissioni, revisioni e contro-revisioni, ogni immagine diventa un mattone che può incrinare o sorreggere un’intera ricostruzione.

I racconti di Sempio e del padre: la versione alla prova del tempo

Sempio, nei verbali, raccontò di essere passato casualmente in via Pascoli, di aver visto ambulanza e auto dei carabinieri e di essere tornato più tardi, attirato da una “moltitudine di persone”.
Il padre confermò: prima un passaggio rapido, poi un secondo ritorno per capire cosa fosse successo davvero.
Oggi quelle fotografie sembrano dire altro. O quantomeno imporre una domanda legittima: la dinamica del “curioso di passaggio” regge ancora?

La difesa insiste: “Confermano ciò che ha sempre detto”

Gli avvocati di Sempio ribaltano l’interpretazione. According to them, le foto non incrinano nulla, anzi rafforzano il quadro: gli orari corrispondono, la presenza di Sempio è sempre stata nota, la sua versione sarebbe coerente dall’inizio.
Il punto, però, resta: non è tanto che fosse lì — ma come, quando, perché, e soprattutto quanto quelle immagini combacino davvero con le sue parole.

Il fronte investigativo si infiamma

A complicare ancora di più la vicenda, arriva anche il commento dell’ex procuratore aggiunto Mario Venditti, oggi sotto pressione nell’indagine condotta dalla Procura di Brescia.
Venditti respinge tutto: parla di accuse “ridicole”, ribadisce che l’indagine su Sempio fu semmai “troppo scrupolosa”, e si difende da chi insinua favoritismi o pressioni.
Il suo messaggio è chiaro: “Tanto fumo per niente.”
Ma questo “niente”, dopo quasi vent’anni, continua a generare più fumo di un incendio industriale.

Un caso che non vuole morire

Il delitto di Chiara Poggi resta un enigma nazionale: una storia avvelenata da sospetti, piste abbandonate, ritorni improvvisi e da un dubbio che non smette di bussare.
Le nuove foto non risolvono nulla, ma spalancano di nuovo una porta che qualcuno voleva tenere chiusa.
E quando un caso è così fragile, basta un’immagine non vista per 18 anni a far tremare tutto il tavolo.

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.