Home FABRIZIO CORONA Falsissimo, speciale Garlasco: è tutta una fiction

Falsissimo, speciale Garlasco: è tutta una fiction

Una vicenda diventata spettacolo

La vicenda di Garlasco non è più solo un caso giudiziario: negli ultimi giorni, attraverso una serie di apparizioni televisive e dichiarazioni esclusive, è diventata un vero e proprio prodotto mediatico. Fabrizio Corona, con il suo stile provocatorio e il suo access journalism, ha raccontato ciò che è accaduto dietro le quinte, trasformando il processo in una sorta di fiction in diretta.

La nascita di Jerry La Rana

Al centro della narrazione c’è “Jerry La Rana”, un personaggio inventato da Corona per raccontare metaforicamente la vicenda. Attraverso questa figura, Corona ha denunciato la strumentalizzazione mediatica e il modo in cui i media italiani trasformano fatti reali in spettacolo, stravolgendo la realtà dei protagonisti. Jerry La Rana diventa così un simbolo di come la fantasia e la televisione possano mescolarsi fino a confondere verità e finzione.

L’incontro con l’avvocato Lovati

Durante un incontro durato alcune ore con l’avvocato Massimo Lovati, Corona ha documentato una conversazione pacifica ma decisiva. Lovati è ancora parte del team difensivo, ma la sua posizione sarà valutata nei prossimi giorni. L’incontro ha mostrato quanto le parole, le dichiarazioni e le strategie mediatiche possano incidere sulla percezione pubblica dei fatti, influenzando persino il percorso giudiziario.

La tensione con Quarto Grado

Corona racconta anche le difficoltà con la troupe di Quarto Grado, e in particolare con Nuzzi. Il tentativo di comparire in diretta, travestito da prete, è parte di un gioco mediatico volto a mostrare come la televisione possa gestire i contenuti come se fossero una fiction. La narrazione televisiva, secondo Corona, spesso paga i protagonisti di indagini o presunti colpevoli per garantire “esclusive”, alterando così la percezione della realtà.

Le dichiarazioni shock

Durante le settimane successive alla puntata, sono emerse dichiarazioni clamorose: accuse contro figure legate alla curia, all’organizzazione locale, e perfino presunti collegamenti con attività illecite. Corona si dissocia da alcune affermazioni e chiarisce la sua posizione, evidenziando la differenza tra la realtà e il gioco mediatico in cui i protagonisti vengono coinvolti.

Critiche agli avvocati e ai media

Non mancano le accuse agli avvocati coinvolti, in particolare all’avvocato De Renzis, considerato da Corona un personaggio falso e incapace di fare realmente il proprio lavoro. Le dichiarazioni sottolineano come, secondo lui, la televisione italiana distorca e spettacolarizzi la giustizia, contribuendo a una narrazione confusa e spesso ingiusta.

La metafora del sogno e la setta

Corona porta poi l’attenzione su aspetti ancora più surreali: la presunta attività di Don Gregorio e messe simili a una setta. Secondo la narrazione, questi eventi confermerebbero alcune teorie sul caso, trasformando la cronaca nera in un vero e proprio spettacolo mediatico, con protagonisti che agiscono secondo regole proprie, lontano dalla realtà.

Jerry La Rana e il futuro

Con la revoca di Lovati dal team difensivo, la fiction perde un attore chiave. Corona anticipa che Jerry La Rana continuerà a essere protagonista di nuove fiction e progetti televisivi. La vicenda diventa così un esperimento mediatico: il confine tra realtà e spettacolo si dissolve, mostrando come il sistema televisivo e giudiziario possano influenzare la percezione pubblica dei fatti.

Fabrizio spiega

Il racconto di Corona mette in luce le dinamiche complesse tra media, giustizia e personaggi pubblici. La vicenda Garlasco, ormai trasformata in spettacolo, invita a riflettere sul ruolo della televisione e della comunicazione nel plasmare la narrativa pubblica, dove verità, finzione e interesse economico si intrecciano in un gioco spesso difficile da decifrare.

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Un ragazzaccio appassionato di sport, cultura e tutto ciò che è assorbibile. Stanco della notizia passiva classica dei giornali e intollerante all'ipocrisia e al perbenismo di cui questo paese trabocca. Amante della libertà e diritto della parola, che sta venendo stuprata da coloro che la lingua nemmeno conoscono. Contrario alla censura e alla violenza, fatta qualche piccola eccezione. Ossessionato dall'informazione per paura di essere fregato, affamato di successo perché solo i vincitori scriveranno la storia.