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Da Gaza a Kiev, passando per l’Onu: il discorso più netto di Meloni sullo scenario globale (e senza il gobbo!)

NEW YORK – All’Assemblea generale delle Nazioni Unite Giorgia Meloni finalmente parla chiaro, senza leggere e senza “gobbo”. Israele viene accusato apertamente di “ferocia” e “brutalità”, e la premier richiama il principio di proporzionalità come limite oltrepassato da Tel Aviv.

Il passaggio più netto riguarda il futuro della Palestina: secondo Meloni, Tel Aviv «non ha il diritto di impedire che domani nasca uno Stato palestinese, né di costruire nuovi insediamenti in Cisgiordania al fine di impedirlo. Per questo abbiamo sottoscritto la Dichiarazione di New York sulla soluzione dei due Stati». Parole che segnano uno scarto evidente rispetto alla prudenza del passato, forse anche incoraggiate dalla grande partecipazione alle manifestazioni pro-Palestina in Italia. Perché dopo le pastarelle televisive a Rai Uno, un po’ di consenso internazionale non guasta; le persone intellingenti sanno fare un passo indietro.

Non solo Medio Oriente. Nel suo discorso Meloni ha puntato il dito soprattutto contro la Russia: Mosca, ha detto, continua a calpestare la Carta dell’Onu e rifiuta ogni tavolo di pace, destabilizzando l’equilibrio globale. Qui la premier ha citato papa Francesco, ricordando che il conflitto ucraino, insieme agli altri fronti aperti, disegna un mondo che vive una «terza guerra mondiale combattuta a pezzi».

Il terzo passaggio è dedicato alla riforma delle Nazioni Unite: senza istituzioni efficaci – sostiene Meloni – il multilateralismo resta solo retorica. Servono rappresentatività, eguaglianza, responsabilità. Non nuovi seggi permanenti, non nuove gerarchie. E nel pacchetto la premier ha infilato anche la questione migratoria, con l’accusa ad alcune magistrature di piegare le norme a “interpretazioni ideologiche”.

In chiusura, la citazione da San Francesco: “I combattimenti difficili vengono riservati solo a chi ha un coraggio esemplare”. Una frase da cartolina, buona per i titoli e per l’atterraggio a Roma. Ma resta il dato politico: Meloni, almeno per una notte, ha scelto di parlare senza filtri. Convinta o calcolatrice, poco importa. È comunque la sua uscita più netta sul palcoscenico globale.

Qui il video del discorso integrale

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