Home GOSSIP PERCHÉ DE LAURENTIIS NON PERDONA DECIBEL: il retroscena è un amore proibito

PERCHÉ DE LAURENTIIS NON PERDONA DECIBEL: il retroscena è un amore proibito

Zittita la voce del Napoli

C’è un microfono spento che fa più rumore di uno stadio intero.
Daniele Bellini, in arte Decibel, la voce storica del Napoli, è stato fatto fuori. Nessun comunicato ufficiale, nessuna spiegazione chiara: un silenzio assordante che ha lasciato la tifoseria spiazzata e divisa. Al suo posto, Aurelio De Laurentiis ha deciso di affidare la gestione della “voce” del Maradona a Geolier, il rapper simbolo della Napoli di oggi.

Una scelta dirompente, che ha immediatamente acceso dibattito: cosa c’entra il mondo della musica con il rituale sacro delle formazioni e dei gol gridati allo stadio?

Geolier e la pressione popolare

Geolier non si è limitato a entrare in cabina: con il suo staff ha condotto un’analisi, un vero e proprio monitoraggio del sentimento della piazza. I numeri erano chiari, e ancora più chiara la voce del popolo azzurro: “Ridateci Decibel”.
La pressione era tale che perfino Geolier, con la sua potenza mediatica, ha scelto di farsi da parte. Ha rinunciato al cachet e, soprattutto, a un ruolo che a livello di immagine gli garantiva un palcoscenico unico: quello di essere la voce ufficiale del suo Napoli.

Un gesto raro, quasi romantico: anteporre il desiderio collettivo a un vantaggio personale. Eppure, nonostante tutto, De Laurentiis non ha fatto un passo indietro. Nessun ritorno. Nessuna retromarcia.

La domanda: perché?

A questo punto l’inchiesta si impone: perché nemmeno Geolier, con milioni di follower, con l’appoggio della città e una forza comunicativa che va oltre il calcio, non è riuscito a smuovere De Laurentiis?
Perché l’ostinazione del presidente è stata così granitica da sacrificare perfino un’operazione di immagine che avrebbe pacificato tifoseria e opinione pubblica?

ESCLUSIVA DILLINGER

La risposta, finora, è rimasta nascosta.
La verità è molto più scomoda di qualsiasi ragione tecnica o manageriale. Daniele Bellini sarebbe stato fatto fuori non per errori professionali, non per volontà di rinnovamento, ma per una vicenda personale che ha scosso gli equilibri della famiglia De Laurentiis.

In esclusiva possiamo infatti raccontarvi che Decibel avrebbe avuto una relazione con Terry, psicologa, imprenditrice e modella napoletana, nonché fidanzata di Edoardo De Laurentiis, figlio del presidente e figura chiave nella dirigenza del club.
Un intreccio che va ben oltre il calcio e che spiegherebbe l’irremovibilità di Aurelio De Laurentiis: non si tratta di professione, non si tratta di piazza, ma di una ferita personale.

La verità è uscita allo scoperto

In questo scenario, la scelta di non richiamare Bellini appare come un atto di chiusura definitiva. Geolier ha provato a mediare, ha rinunciato a soldi e immagine, ma niente: il veto presidenziale resta. Non per logiche di business, ma per un affare privato diventato ora pubblico.

E così, il microfono resta muto. La voce dello stadio è cambiata, ma la città continua a chiedersi: quando il calcio diventa questione di famiglia, chi paga il prezzo? Ovviamente la risposta rimarrà sempre i tifosi, ma almeno ora sapranno il perché.

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