L’Ombra dell’Alluce Valgo: L’Assassino di Chiara Poggi Era a Piedi Nudi con l’Alluce Valgo
Il caso dell’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco, avvenuto il 13 agosto 2007, continua a essere una delle vicende giudiziarie più controverse e dibattute d’Italia. Nonostante una condanna definitiva, un’ombra persistente di dubbio aleggia sulla piena verità dei fatti, alimentata da una serie di lacune investigative e, in particolare, da un dettaglio scomodo e mai risolto: la presenza sulla scena del crimine di un’impronta di piede nudo con una specifica e riconoscibile deformazione, l’alluce valgo. Un’impronta che non è mai stata attribuita all’uomo condannato per l’omicidio, Alberto Stasi, e che continua a gridare l’esistenza di un “fantasma” nella villetta di Garlasco.
L’Impronta “Ignota”: Un Dettaglio Che Sconvolge la Narrazione Ufficiale
Fin dalle prime ore dopo il macabro ritrovamento del corpo di Chiara, gli inquirenti si sono trovati di fronte a una scena del crimine complessa. Tra le tante tracce repertate, emersero anche diverse impronte, non solo di calzature, ma anche di piedi nudi. Ed è qui che si annida uno dei nodi irrisolti del caso: la scientifica rilevò un’impronta plantare caratterizzata da una evidente deformazione all’alluce.
Il punto cruciale, che da anni alimenta le tesi alternative alla sentenza definitiva, è che questa impronta, nonostante approfondite analisi, non è mai stata attribuita ad Alberto Stasi, né ai familiari di Chiara, né a qualsiasi altro soggetto ufficialmente identificato e presente sulla scena del delitto (soccorritori, inquirenti). Questo dettaglio, apparentemente marginale, assume un’importanza capitale per chi sostiene che sulla scena del crimine fosse presente un’altra persona, un soggetto ignoto, l’assassino o un suo complice. Se l’assassino avesse avuto l’alluce valgo e l’impronta fosse la sua, ciò implicherebbe che l’uomo condannato non è il vero responsabile, o quantomeno non l’unico.
IMPRONTA FEMMINILE?
A rendere ancora più intrigante e potenzialmente significativa questa impronta è una considerazione di carattere medico-statistico:
L’alluce valgo è una patologia ortopedica molto frequente, che colpisce circa il 25% della popolazione. Tuttavia, si manifesta con una prevalenza nettamente maggiore nel sesso femminile. Questa predisposizione è spesso legata a fattori genetici, ma anche all’uso prolungato di calzature inadeguate, come scarpe a punta stretta o tacchi alti, oltre che a certe attività sportive.
Questo dato statistico apre uno scenario suggestivo: se l’impronta con alluce valgo appartiene effettivamente a uno degli aggressori o a una persona presente sulla scena al momento del delitto, la sua marcata prevalenza nel sesso femminile potrebbe indirizzare le indagini verso una figura femminile. Ciò si allineerebbe, peraltro, con alcune delle prime speculazioni o con la possibile interpretazione di altre impronte (se ve ne fossero state) di calzature di piccole dimensioni, a volte descritte come “femminili”, che pure erano state oggetto di dibattito nel corso dell’inchiesta.
Un Buco Nero nell’Inchiesta: Se l’Assassino era a Piedi Nudi con l’Alluce Valgo…
La rilevanza di questa impronta è amplificata dalle accuse di contaminazione e superficialità nella gestione iniziale della scena del crimine. Se le impronte non sono state rilevate e conservate correttamente, o se l’ambiente è stato alterato, diventa estremamente difficile risalire all’identità di chi le ha lasciate. Tuttavia, il fatto che un dettaglio così specifico e distintivo come l’alluce valgo sia stato identificato su un’impronta non attribuibile a Stasi, getta un’ombra ulteriore sull’intera indagine.