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Epstein: Parenti Rivelano, Ghislaine Incontra “Trump” in Segreto.


I Parenti di Epstein Parlano Mentre la Socia di Epstein Incontra in Segreto l’Amministrazione Trump

Washington D.C., USA – Il nome di Jeffrey Epstein continua a evocare uno degli scandali sessuali e finanziari più oscuri della storia recente. Ora, membri della sua cerchia più intima, inclusi i parenti, stanno iniziando a rivelare dettagli che gettano nuove e inquietanti ombre su figure di spicco della politica americana e sull’esistenza di reti segrete. Due voci in particolare – Mark Epstein, fratello di Jeffrey, e Anya Wick, sua nipote – hanno offerto testimonianze che riaccendono il dibattito sulle vere dimensioni del network di Epstein e sulla presunta impunità di alcuni suoi associati. Nel frattempo, un misterioso incontro segreto del Vice Ministro della Giustizia con Ghislaine Maxwell in carcere e la sua imminente testimonianza al Congresso aggiungono ulteriori interrogativi e tensioni.


L’Amicizia tra Jeffrey Epstein e Donald Trump: La Prospettiva di Mark Epstein

Mark Epstein, il fratello di Jeffrey, ha offerto un raro scorcio sulla stretta relazione tra il finanziere e l’ex Presidente Donald Trump. In un’intervista con la CNN, Mark ha affermato che i due erano “molto amici” e che Trump frequentava regolarmente l’ufficio di Jeffrey negli anni ’90. Hanno anche viaggiato insieme più volte sui rispettivi aerei privati.

Un aneddoto significativo raccontato da Mark risale a un volo del 1999: Jeffrey chiese a Trump perché dormisse con così tante donne sposate, e la risposta di Trump fu “perché è così Sexy, scopare la donna di un altro”. Secondo Mark, questo livello di familiarità e la natura personale della domanda indicava una “profonda fiducia e conoscenza della vita privata di Donald”, sottolineando un legame ben più intimo di una semplice conoscenza superficiale.


Il Misterioso Incontro Segreto del Vice Ministro della Giustizia con Ghislaine Maxwell

A complicare ulteriormente il quadro delle vicende legate a Jeffrey Epstein, è emersa la notizia di un incontro segreto tra il Vice Ministro della Giustizia e Ghislaine Maxwell, la stretta collaboratrice e complice di Epstein, mentre quest’ultima era detenuta. Questo incontro si colloca nell’ambito delle interazioni con l’attuale amministrazione.

L’incontro, avvenuto in circostanze non chiare e senza la piena trasparenza solitamente richiesta per interazioni di tale natura con un detenuto di alto profilo, ha sollevato forti preoccupazioni riguardo a possibili interferenze nelle indagini, tentativi di influenzare testimonianze o semplicemente un’inusuale gestione del caso. La segretezza dell’incontro ha alimentato sospetti di una “situazione molto particolare”, suggerendo che potessero esserci motivazioni al di là delle procedure standard o interessi specifici da parte del funzionario governativo.

A rendere la situazione ancora più complessa, è stato recentemente annunciato che Ghislaine Maxwell testimonierà ad agosto davanti al Congresso Americano. Questo evento atteso con grande interesse potrebbe gettare nuova luce su aspetti finora sconosciuti del caso Epstein, dato che la sua posizione di “socia” la rende una fonte potenzialmente esplosiva di informazioni. La sua testimonianza, seppure sotto giuramento e in un contesto controllato, rappresenta un momento cruciale per le indagini in corso e per la ricerca di piena trasparenza, sebbene i rischi legati al suo parlare siano evidenti e motivo di forte preoccupazione.

La natura dell’incontro segreto con il Vice Ministro, il suo scopo e ciò che è stato discusso rimangono in gran parte avvolti nel mistero, aggiungendo un ulteriore strato di complessità e sfiducia nelle istituzioni coinvolte nella gestione del caso Epstein. Le richieste di chiarimenti su questo episodio continuano, con l’obiettivo di fare luce su ogni potenziale anomalia o tentativo di ostacolare il corso della giustizia.


Anya Wick: La Nipote di Epstein Svela Clinton e il “Culto di Baal”

Le dichiarazioni di Anya Wick, nipote di Jeffrey Epstein, sono forse le più scioccanti e controverse. In un podcast intitolato “Epstein’s Niece Exposes ALL From Bill Clinton to Cult of Baal”, Anya ha accusato direttamente l’ex Presidente Bill Clinton di presunto coinvolgimento. Ha affermato che Clinton era presente sui registri di volo di Epstein e si recava sulla sua isola, partecipando anche a eventi. Anya ha suggerito che Clinton fosse coinvolto in atti sessuali. A sostegno di queste affermazioni, il ritratto di Clinton in abito da donna, trovato nella casa di Epstein, come simbolo della sua “sottomissione” a tali crimini.

Ancora più grave, Anya Wick ha descritto un presunto “Culto di Baal“, un “culto satanico fenicio della fertilità” che, secondo lei, la sua famiglia avrebbe praticato, nonostante si mascherasse pubblicamente come ebrea. Ha sostenuto che questo culto esercita una vasta influenza sulla politica e sull’intrattenimento, e che la sua famiglia si vantava del controllo sui media. Ha anche descritto un processo di controllo mentale, simile all’MK Ultra, con somministrazione di droghe fin dall’infanzia per cancellare i ricordi degli abusi. Anya ha deciso di parlare pubblicamente, consapevole dei rischi, per aiutare altre vittime.


Conclusioni: Una Rete Sempre Più Estesa e la Richiesta di Verità

Le testimonianze dei familiari di Epstein, insieme alle accuse delle vittime, stanno progressivamente svelando una rete di complicità e segreti che si estende ben oltre le figure già note. Le nuove rivelazioni su Bill Clinton, le affermazioni su un “Culto di Baal” e i continui interrogativi sulla gestione delle indagini e sull’interazione della socia di Epstein con l’amministrazione in carica, unitamente alla sua imminente testimonianza al Congresso, alimentano il desiderio di verità e giustizia, in un caso che continua a scuotere le fondamenta dell’establishment americano. La richiesta di accesso ai documenti completi e la pressione per ulteriori indagini rimangono al centro della politica.


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