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Lavorare fino alla morte: la nuova puntata di OnAir parla di chi muore per lavorare

L’8 e il 9 giugno si vota. Cinque referendum. Lavoro, sicurezza, cittadinanza. Ma di tutto questo – come sempre – si parlerà il giusto. Cioè poco. Troppo poco. Perché il lavoro, in Italia, fa notizia solo quando diventa tragedia. Quando si trasforma in lutto. Quando qualcuno esce di casa per lavorare e torna dentro una bara.

Nella nuova puntata di OnAir disponibile sul canale YT di Fabrizio Corona, abbiamo deciso di partire proprio da qui. Dal silenzio assordante che avvolge il tema delle morti bianche, parola che sembra elegante ma nasconde la verità più brutale: in questo Paese si muore per lavorare. E nessuno sembra volerne parlare. Se non il 1° maggio, con qualche fiore istituzionale e un tweet d’ordinanza.

Per rompere questo silenzio abbiamo chiamato due voci competenti e coraggiose: Mario Stigliano, ingegnere esperto di sicurezza nei cantieri (il suo canale YouTube Sicurezza Operativa è una miniera di informazioni concrete e dure), e l’avvocato Chiesa, che ci ha aiutato a leggere la questione dal punto di vista legale, politico e umano.

Non è un episodio morboso, né l’ennesimo talk in cui ci si indigna a comando. OnAir non si fa censurare né anestetizzare. Qui si ascolta davvero. Qui si mettono sul tavolo storie, dati, domande. Quelle vere. Quelle scomode.

Chi tutela davvero i lavoratori nei cantieri? Cosa succede dopo l’incidente? Dove si inceppa la catena dei controlli? E soprattutto: perché siamo diventati un Paese dove la sicurezza è percepita come un ostacolo, e non come un diritto?

In questa puntata c’è tutto questo. Ma c’è anche la voglia di cambiare narrazione. Di dire che no, non è normale morire sul lavoro. E che il rispetto, quello vero, si dimostra prima, non dopo.

Guarda la puntata completa qui 👉 https://youtu.be/xz4NI6BJ3SA?si=-iQB-HDmZ8h5W-Kb

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