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Todde non molla: confermata la multa da 40mila euro per irregolarità nei conti elettorali, ma la presidente della Sardegna annuncia ricorso

Il tribunale civile di Cagliari ha respinto il ricorso di Alessandra Todde contro l’ordinanza-ingiunzione del Collegio regionale di garanzia elettorale, che contestava alla presidente della Regione Sardegna gravi irregolarità nella rendicontazione delle spese elettorali per la campagna del febbraio 2024. La sanzione da 40 mila euro inflitta lo scorso 3 gennaio viene dunque confermata in toto in una sentenza articolata di 65 pagine. Nel testo si parla esplicitamente di “violazioni sostanziali e gravi, oltre che plurime” che – si legge al punto 15 – “hanno impedito di verificare in maniera certa i finanziamenti ricevuti, i soggetti finanziatori e l’effettivo utilizzo delle somme”. Il tribunale ha quindi ritenuto fondata anche l’entità della sanzione, calcolata secondo la normativa vigente.

Il nodo della decadenza e i poteri in campo

Sul tema della decadenza, potenzialmente esplosivo sul piano politico, il tribunale precisa di non avere competenza: né il Collegio di garanzia né il tribunale stesso possono pronunciarsi sulla permanenza in carica di Todde. L’unico soggetto titolato a valutare una possibile decadenza, infatti, è il presidente del Consiglio regionale, a cui gli atti sono stati trasmessi.

Il passaggio, chiarito al punto 16 della sentenza, lascia aperto un fronte istituzionale, ma per ora privo di decisioni formali.

La reazione: «Rispettiamo i giudici, ma andiamo avanti»

Alessandra Todde ha reagito con fermezza e sobrietà: “A differenza di chi sceglie lo scontro con la magistratura, noi rispettiamo il ruolo dei giudici e le loro decisioni, anche quando non le condividiamo, come in questo caso. Proprio perché crediamo nello Stato di diritto, che prevede tre gradi di giudizio, abbiamo il diritto e dovere di difenderci nel processo, non dal processo”.

La governatrice ha confermato l’intenzione di impugnare la sentenza: “Le violazioni contestate non sussistono, come rilevato anche dalla Corte dei Conti e dalla Procura della Repubblica di Cagliari”. Poi ha aggiunto: “La sentenza presenta diversi punti discutibili e controversi, che i nostri legali stanno valutando, ma già adesso si possono rilevare incongruenze in alcuni passaggi”.

A chi chiede le sue dimissioni, Todde risponde senza esitazioni: “Questa è una battaglia che si combatte nei tribunali. E lì la combatteremo. Sono nel pieno delle mie funzioni, e intendo onorarle fino in fondo”.

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