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Liliana Resinovich, parla l’amico Claudio Sterpin: “Non è stato suo marito, ma lui sa tutto. Il corpo fu portato nel boschetto poche ore prima del ritrovamento”

Lui non accusa direttamente. Ma non ha dubbi: “Sebastiano Visintin? Non credo sia stato lui ad ucciderla”. A parlare è Claudio Sterpin, 86 anni, storico amico del cuore di Liliana Resinovich, che ora torna al centro delle indagini sulla morte della donna. Secondo lui, dietro l’omicidio ci sarebbe “un lavoro premeditato, fatto da più persone”.

Il sospetto di Sterpin sul luogo del ritrovamento: “Messa lì due o tre ore prima”

Dalla sua casa di Trieste, Sterpin anticipa quello che potrebbe raccontare nell’incidente probatorio richiesto dalla pm Ilaria Iozzi. Parlando con l’Ansa, alza il tono: è certo che il marito di Liliana, Sebastiano Visintin, indagato dallo scorso marzo per l’omicidio, “sappia benissimo chi è stato”. “Lui sa tutto, compreso il posto dove è stato tenuto il corpo e chi l’ha portato” nel boschetto di via dell’Albero, “la mattina del 5 gennaio 2022”, quando il cadavere venne ritrovato. E rincara: “Fosse stato in quel posto soltanto due giorni e una notte, sarebbe stato sfigurato dai cinghiali che in zona pullulavano. Che non vengano a raccontarmi che in venti giorni nulla è accaduto. L’hanno messa lì due o tre ore prima del ritrovamento. Questo l’ho dichiarato alla polizia, quando mi sono presentato spontaneamente in Questura”.

Il possibile faccia a faccia tra i due uomini

Finora, l’inchiesta non ha chiarito con precisione il movente. Ma la procura stringe il cerchio, e l’incidente probatorio potrebbe diventare il primo confronto diretto tra i due uomini. Finora, si erano solo lanciati accuse indirette nei talk televisivi. Sterpin aveva raccontato più volte che “Liliana voleva lasciarlo, voleva dirglielo il 16 dicembre. Per il 17 avevamo programmato un weekend insieme fuori Trieste”. Visintin aveva replicato con durezza: “Non sapevo nulla di quella frequentazione, è ignobile. Quell’uomo mi ha rovinato. Non dico che l’abbia uccisa lui, ma qualche responsabilità ce l’ha”.

“Relazione affettiva e amicizia particolare”: perché Sterpin va ascoltato

Nelle carte dell’indagine si parla di una “relazione di vicinanza affettiva e amicizia” tra Sterpin e Liliana. Anche per questo, la sua testimonianza è ritenuta “imprescindibile” dal legale di Sergio Resinovich, fratello della vittima, l’avvocato Nicodemo Gentile. Secondo l’accusa, da quella deposizione potrebbero “ricavarsi determinanti elementi di prova indispensabili per l’accertamento dei fatti”. Sullo sfondo, l’ipotesi investigativa principale resta quella di una lite degenerata tra marito e moglie, con un tentativo di difesa da parte di lei, poi soffocata.

Visintin in Austria, poi al Giro d’Italia. Intanto posta foto con Liliana

In questi giorni Sebastiano Visintin non è a Trieste. Dopo l’iscrizione nel registro degli indagati, è partito in mountain bike per un lungo giro in Austria. Venerdì ha postato su Facebook una foto di Liliana. Sul suo profilo appaiono ancora scatti recenti di loro due insieme, accompagnati da didascalie come “cuore mio”, “quanto mi manchi cucciolo mio”. L’avvocato che lo assiste, Paolo Bevilacqua, smorza i toni: “Per come lo conosco, sarà all’arrivo della tappa del Giro a Gorizia”. Sull’incidente probatorio, commenta: “Non vedo le novità… era già sotto inchiesta. Piuttosto: giovedì presenteremo la nostra richiesta di perizie medico-legali, biologiche, genetiche. Ne riparleremo, sono sicuro”.

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