C’è chi sogna il botto, chi almeno un’esplosione controllata. E poi c’è chi parte col cerino in mano e scopre che pure il fiammifero è bagnato. È la parabola di The Couple – Una Vittoria per Due, esperimento relazionale travestito da show televisivo, che nel giro di cinque settimane è passato da “novità della stagione” a caso di studio su come smantellare un format in tempo reale. Anticipato, accorciato, abbandonato.
Il format, in teoria, doveva mostrare il lato eroico delle coppie moderne, alle prese con prove, intimità e tensioni. Nella pratica, sembrava di assistere a una lunga diretta di due coinquilini che cercano di non litigare per chi ha finito il latte. Tutto patinato, tutto educatissimo, tutto dimenticabile. La casa – copia carbone del Grande Fratello, ma senza il budget e senza il trash utile – ospitava dinamiche talmente prevedibili da sembrare già spoilerate alla nascita.
Le cose sono due: o fai roba penosa ma spudorata, per fare numeri e monetizzare ogni caduta di stile, oppure punti alla qualità fregandotene del click facile. The Couple non è né l’una né l’altra cosa. Non ha osato nel trash, non ha brillato nel contenuto. È rimasto lì, impalato in mezzo alla strada, investito dall’indifferenza.
L’ultima puntata ha registrato meno di un milione di spettatori e un miserabile 7,7% di share. Numeri da film cecoslovacco degli anni ’60 in replica notturna, altro che punta di diamante del palinsesto. Il risultato? Tre puntate cancellate e una chiusura annunciata in punta di piedi, come quando ci si allontana da una festa andata male senza salutare nessuno.
L’epilogo definitivo arriverà domenica 11 maggio, quando andrà in onda la quinta – e ultima – puntata. Quella che doveva essere una tappa di passaggio verso la gloria del programma è diventata l’uscita di scena. Fine della corsa. Ciaone.
Ilary Blasi e la ghosting strategy
Il colpo di scena, se così si può chiamare, arriva proprio da lei: la conduttrice, volto simbolo (e forse scudo umano) del progetto. Ilary Blasi ha fatto quello che si fa con i fallimenti sentimentali: li si cancella dal telefono. Via i post, via i tag, sparite le foto condivise con l’account ufficiale del programma. Resta solo quel follow tiepido, come quando ti resta tra i contatti un ex che non hai ancora avuto il coraggio di bloccare.
La chiusura di The Couple fa ancora più rumore perché arriva in concomitanza con il lancio dell’Isola dei Famosi 2025. Un altro reality, un altro cast, un altro tentativo. Ma almeno lì, nel bene o nel male, succede qualcosa. Lì si cade, si sbrocca, si litiga per il riso. The Couple, invece, è stato un lungo silenzio interrotto da qualche confessionale molle e da prove che neanche in oratorio.
Il verdetto è tombale. Nessuno ha difeso il format, nessuno ha provato a rilanciarlo, nessuno ha invocato un “ci rivediamo in autunno”. Solo silenzio e rimozione. Forse è giusto così. In tempi di saturazione televisiva, l’indifferenza è la vera condanna. E in effetti, The Couple non è stato odiato. È stato ignorato. Che è anche peggio.